“Non crediamo vi sia stata opera di sciacallaggio politico, da parte dell’opposizione, relativamente alla questione del sequestro dell’area in Via Sant’Angelo, ai danni del sig. Rocco. Come Centrosinistra per Avella, abbiamo solo stigmatizzato un aspetto pessimo della cultura avellana, quello di ossequiare il forte per accanirsi con il più debole. La classica condizione post feudale, tramandata da generazione in generazione, di un popolo che non riesce ad affrancarsi dal limite imposto dalla cultura del servilismo e che non perde occasione per prostrarsi ai piedi del barone di turno, indipendentemente dal suo comportamento onesto o disonesto che sia. L’importante è suscitare “benevolenza”.
Noi, del Centrosinistra per Avella, ci siamo candidati per questo: dare ai cittadini liberi di Avella, la possibilità di esprimere un voto democratico.
Non giustifichiamo atti illegali, tanto meno avalliamo scelte che non ricadano nel rispetto più assoluto della legge. quindi, rimandiamo al mittente tutte le accuse sul fronte del rispetto della legalità, perché siamo disposti al confronto, ma non accettiamo lezioni sul tema.
Sulla convocazione del Consiglio Comunale, proposta avanzata da tutta l’opposizione, non comprendiamo le perplessità espresse dal Sindaco.
Che problema c’è nel convocare il consiglio comunale?
Che problema c’è ad ascoltare le proposte dell’opposizione e dare la possibilità a tutti i consiglieri di potersi esprimere?
Il confronto è sempre positivo e legittimo, specie quando si svolge all’interno degli organi istituzionali”. Questa la nota del centrosinistra per Avella.