“La tornata elettorale che si è appena conclusa, ha dato un’indicazione forte al futuro politico dell’Italia. Pur non essendo di area renziana, ho accolto con entusiasmo l’enorme massa elettorale messa insieme dal leader del PD, Matteo Renzi, che ha segnato il ritorno della politica, ed ha arginato la protesta dei 5 stelle che è fine a se stessa, e lanciato un segnale chiaro e preciso ai moderati di centrodestra, area politica alla quale appartengo, a ricompattarsi, mettersi insieme, perché la disgregazione ci ha condotti alla deriva. Fatta questa breve premessa, con lo stupore che mi ha colto nella giornata di domenica, ho inteso prestare la mia attenzione a ciò che invece è accaduto ad Avella durante la competizione elettorale europea. E’ accaduto di tutto! Un voto europeo orientato ad eleggere i rappresentanti nazionali in seno al consesso internazionale, è divenuto teatro di scontro avellano per mano di ignobili personaggi locali, che attraverso il consenso raggiunto, ora dall’uno ora dall’altro, hanno in qualche modo influito negativamente, creando effetti distorsivi al voto uscito dalle urne avellane. Spiegatemi il senso dei 302 voti espressi a favore di Scelta Europea, che a livello nazionale ha raggiunto cifre da prefisso telefonico, da parte di personaggi che non hanno fatto tanto per la nostra istituzione locale ed ora, attraverso il voto europeo si sono ricompattati per mettere in piedi qualche progetto che ritorni a fare ulteriori ed innumerevoli danni, finalmente oggetto oggi di risoluzione da parte dell’encomiabile amministrazione Biancardi (con le dovute eccezioni). Li ho osservati ,mentre giravano per le case del paese. Altri hanno girato e rigirato, per Mastella (autocelebrandosi già qualche mese prima sulla cifra da capogiro che avrebbero dovuto conseguire)… avrebbe detto Renzi “Mastella chi?”. Personaggio noto più che per fatti per misfatti! Eppure ha conseguito 202 voti. E che dire poi della squadra del PD che ha presidiato il seggio elettorale H 24 al punto da farmi credere che la loro presenza fosse stata richiesta per garantire la pubblica sicurezza. Ma così non è stato! Anche loro erano lì per rilanciarsi attraverso un voto europeo. A onor del vero, in questa partita sono quelli che hanno avuto la peggio,ed il giudizio espresso non è dettato da antagonismo politico (centrodestra contro centrosinistra). Basta leggere i risultati per capire l’assunto! Il PD a livello nazionale ha raggiunto cifre bulgare, circa il 41 %, mentre ad Avella a stento ha conseguito il 30 %… questa differenza di 10 e più punti di percentuale, che cosa è se non la bocciatura verso gli attuali vertici locali? Voglio credere che le bandiere calate dai balconi annuncino l’arrivo dei mondiali e siano di auspicio per la nazionale Italiana, altrimenti devo constatare che hanno sbagliato a fare l’analisi! In poche battute ho offerto l’analisi degli unici tre gruppi che si sono misurati in questa tornata elettorale, e che in cuor loro, hanno dato dimostrazione di forza … bah!!! Ciò che serve ad Avella è ben altro, persone perbene con idee e progetti, capaci di razionalizzare il loro tempo per la crescita della nostra comunità. Per questo guardo con molta attenzione l’amministrazione Biancardi, che anziché andare a veicolare un voto europeo per darsi forza (eppure avrebbe potuto farlo!!!) era ad accogliere circa 200 turisti provenienti da ogni parte della regione, a discutere su quale modello di guida turistica adottare, o ancora in regione a firmare la convenzione per il museo. Di questo ha bisogno Avella, e solo di questo. Amiche ed amici, questa riflessione non vuole essere una critica, e me ne scuso se ho dato questa sensazione, ma soltanto un’analisi offerta al lettore, che è stato meno attento rispetto alle circostanze sopra descritte”. Questa l’ultima nota di Alberto Ciano, membro della Fondazione Avella Città d’arte.