Un’intera famiglia di Soriano, paese calabro in provincia di Vibo Valentia, si è incatena dinanzi al Municipio armata di tanica di benzina e accendino, per difendere la casa popolare assegnatagli 24 anni fa e che ora rischia di perdere. Protagonisti della triste vicenda anche un avellano, Pasquale Napolitano che a fianco della giovane moglie, sposata solo due anni fa, si è prodigato per difendere il diritto dei suoi suoceri. Pasquale era in vacanza a Soriano insieme alla moglie Sabrina, quando sono stati anch’essi protagonisti della vicenda. La decisione di togliere la casa alla suocera di Pasquale Napolitano sarebbe scaturita da parte del Comune dopo verifiche effettuate nell’alloggio popolare che avrebbero infatti dimostrato come la casa non risulti essere abitata dalla famiglia Longo. Da qui la decisione di destinarla a favore di un altro nucleo familiare. A partecipare alla protesta, accanto alla suocera dell’avellano il suocero, la moglie ed i cognati. La protesta di ieri, che ha toccato momenti di particolare tensione, ha visto la presenza di numerose forze dell’ordine che hanno tentato di dissuadere la famiglia a compiere l’estremo gesto, ma poi grazie all’intercessione del Capitano dei Carabinieri della stazione di Vibo Valentia, che ha promesso di farli incontrare con il Prefetto, gli stessi hanno desistito. Ad assistere alla protesta, tra i tanti curiosi intervenuti sul posto, anche il sindaco di Soriano Francesco Bartone. A lui la famiglia Longo indirizza accuse pesanti, ovvero di aver durante la campagna elettorale del maggio scorso promesso l’abitazione ad altra famiglia per un tornaconto elettorale. Oggi c’è stato l’incontro con il Prefetto che ha promesso alla famiglia Longo di occuparsi della vicenda. Finisce quindi in maniera positiva, almeno per il momento l’avventura dell’avellano Pasquale Napolitano in terra calabra.