Dopo Antonia Caruso e Carmen Loiola oggi vi presentiamo la terza donna della lista “Colomba” capeggiata dal sindaco uscente Domenico Biancardi. Stiamo parlando di Santina Cerbone, un diploma in ragioneria e soprattutto una mamma e moglie allo stesso tempo. Santina Cerbone si riaffaccia sulla scena politica avellana dopo 20 anni, infatti, è già stata consigliere comunale durante l’amministrazione di Rino Pecchia, alla fine degli anni ’90, ricoprendo anche in quella occasione il ruolo di assessore alla Pubblica Istruzione. All’epoca il sistema elettorale era diverso, vigeva il sistema proporzionale, rispetto a quello maggioritario attuale e soprattutto, la Cerbone era appena maggiorenne. “Ho deciso di mettermi di nuovo in gioco dopo venti anni, la politica mi ha sempre entusiasmato ma poi la famiglia mi ha costretto a starne lontano. Oggi i miei figli sono ormai maggiorenni e questo mi permette di ricoltivare una passione che non ho mai perso, anche per dare una soddisfazione a loro che vedo molto entusiasti per la mia scelta. Inoltre, rispetto alla mia precedente esperienza, mi sento più matura. Ritengo che il sindaco Domenico Biancardi abbia rivitalizzato un paese ormai abbandonato da troppo tempo, tutto ciò è sotto gli occhi di tutti e voglio che si porti a termine l’opera iniziata”, afferma la neo candidata Santina Cerbone. Alla domanda cosa accadrà in famiglia dopo che Giusy Cerbone, cugino, ha ufficializzato la sua candidatura nella lista capeggiata da Chiara Cacace, ha dichiarato: “Per la verità prima di firmare ho telefonato a mio cugino Giusy chiedendo di darmi una mano in questa avventura, lasciando in disparte vecchi dissapori, come io ho fatto 5 anni fa con lui quando ad essere in lista con Biancardi c’era lui. La sua non elezione mi è dispiaciuta molto, al di là di tutto non sarà certamente la politica a rovinare i miei ottimi rapporti che ho con mio cugino” – conclude Santina Cerbone