Anche il tentativo di Mario Montanile da tutti conosciuto con il soprannome di “Bobina”, con l’ipotesi di formare una lista non sortisce effetti è quindi non sarà della partita elettorale prossima. Ecco la sua dichiarazione ufficiale: “La Democrazia è quella forma di governo dove la sovranità è esercitata dal popolo. L’incontro fortemente da me voluto domenica sera mirava all’obiettivo di garantire la partecipazione democratica a questo paese, laddove vi era l’altissima probabilità della presentazione di un’unica lista elettorale, a seguito della dichiarata rinuncia della consigliera di opposizione e candidata sindaco Chiara Cacace. La partecipazione è stata notevole, perché il confronto politico si è tenuto nella sua sede naturale, la PIAZZA. Nonostante sia stata ribadita pubblicamente la rinuncia alla presentazione della lista, nei giorni a seguire si è poi maturata una volontà differente rispetto a quella enunciata. Lo scopo dell’incontro pubblico di domenica, pertanto, è stato raggiunto. Ossia garantire la possibilità ai cittadini avellani di poter scegliere il proprio consiglio comunale con la piena partecipazione di “tanti” e non di “pochi”. Per quanto mi riguarda l’incontro era finalizzato a verificare la possibilità di poter scendere in campo come candidato sindaco di una possibile lista che potesse scongiurare l’ipotesi della lista unica, a coronamento anche del mio percorso politico personale, interrotto purtroppo per altre priorità. Questo sentimento deriva dalla passione che ha mosso il mio intero percorso politico iniziato nel 1976, con mio padre candidato come consigliere comunale nella lista della DC. Da quel momento ho seminato impegno, milizia e formazione colmati con la mia prima candidatura nelle elezioni comunali del 1988 assieme all’amico e attuale candidato sindaco Vincenzo Biancardi. All’epoca i candidati venivano scelti sulla base della formazione politica acquisita e non come oggi che vengono tirati fuori dal cilindro, improvvisandosi politici, addirittura vestendo i panni di candidati sindaci, utilizzando mezzi strumentali e denigratori dell’avversario pur di raggiungere i propri obiettivi. Non solo, come detto, la politica era fatta in piazza, nelle strade, tra la gente e non era intesa come un moto carbonaro, fatta in silenzio, con sotterfugi e furberie varie. La possibilità ed il desiderio di poter essere partecipe a questa tornata elettorale, addirittura nella veste di candidato sindaco, era spinto solo ed esclusivamente per l’amore che nutro per il mio paese, a cui avrei prestato il mio servizio, anche contendendo la fascia tricolore all’amico Vincenzo, con il quale ho iniziato il percorso politico e perché no anche la fine (come da lui stesso dichiarato). La mia eventuale candidatura era mossa per l’onore di poter far parte del Consiglio Comunale, portando avanti le mie storiche battaglie: la ripresa del torneo Felice Pecchia, fermo non per mia volontà da dieci anni ed il progetto di ampliamento del cimitero, necessario già all’epoca e frutto di un discorso che si protraeva dagli inizi degli anni 90, con l’amico Vincenzo Biancardi Sindaco. Quello che non ha funzionato successivamente, pur riconoscendo degli errori, è dipeso solo ed esclusivamente dall’inerzia dell’ente, che è e rimane sempre proprietario unico ma che non ha garantito l’applicazione delle regole concessorie e contrattuali. Ma non ci soffermiamo. Qualcuno, però, ha avanzato una teoria, divertente per chi mi conosce, ma che offende la mia storia politica ed offende l’intera comunità avellana, ossia che la mia iniziativa nascondesse aiuti occulti in favore di taluno. Meno male che non siamo CIVETTE. Per tale ragione, al fine di scongiurare un’onta di tal tenore, travisando completamente lo scopo dell’incontro pubblico tenutosi domenica scorsa e soprattutto per mantenere inalterati gli equilibri elettorali che si stanno realizzando, il sottoscritto non intralcerà le proposte altrui (ben vengano tali proposte!) Ringrazio pubblicamente per il tentativo gli amici Guerino Silvestri, Rino Pecchia e Saverio Galeotalanza ed altri per essersi messi al servizio della cittadinanza, sostenendo la mia proposta elettorale. Ringrazio allo stesso modo l’amica Chiara Cacace per l’offerta del “diritto di tribuno” e contemporaneamente anche l’amico Vincenzo per aver manifestato il gradimento di un Montanile candidato nelle sue fila. Del resto, come lui, auspico per il ricambio generazionale. Ad entrambi vanno i miei più sinceri auguri per l’imminente campagna elettorale, non nascondendo però un certo gusto nell’idea di affrontarli sul campo da pari candidato, manifestando ognuno la propria visione sulla politica e sull’amministrazione della res pubblica. Questo pensiero è frutto di una notte insonne, dove hanno ragionato insieme mente e cuore, rispettando quello che è la mia coscienza, la mia storia politica e la lealtà che nutro da sempre verso questa comunità e verso le persone a me più care. Viva Avella e tanti auguri”.