Dal 1 settembre, come preannunciato, si apriranno nuovi scenari per il Convento della SS.Annunziata che dopo circa 500 anni di storia non sarà occupato e gestito più dai frati francescani della provincia Irpinia-Sannio, ma con ogni probabilità, dalla Diocesi di Nola. Don Giuseppe Parisi, parroco già di tre parrocchie avellane (San Romano,San Pietro,San Giovanni) ha dato la sua piena disponibilità al Vescovo De Palma per gestire anche il Convento, un gesto dettato dal cuore, uno sforzo importante, per salvare il salvabile anche se i “fedelissimi del Convento” ed il Gruppo Scout, sempre numerosi e presenti a tutte le funzioni, a pochi giorni da questa decisione mostrano segni di sofferenza, pur ringraziando e apprezzando la curia locale per l’interesse. Dopo la scomparsa di Padre Federico D’Andrea, una delle guide francescane più importanti per i giovani e i fedeli di Avella, i frati riuniti in provincia, hanno deciso di confermare la chiusura del Convento di Avella, il dolore così è stato doppio. Nessuna possibilità di chiudere altri Conventi in paesi più piccoli, nessuna possibilità di trasferire frati ne da questa provincia ne dalle altre province della Campania,insomma nessuna possibilità di affidare il Convento ai frati così come predicato dal frate Santo fondatore Francesco d’Assisi. La “nuova gestione” del Convento probabilmente ridurrà al minimo le funzioni religiose, e questa è una delle prime preoccupazioni, poi si aggiunge la questione patrimoniale. Dato che, sia lo storico Gruppo Scout, sia il Comune di Avella e la cittadinanza hanno sempre provveduto ad elargire offerte per il sostentamento e la ristrutturazione dell’intera struttura e della Chiesa,tutti vorrebbero garanzie per evitare l’ abbandono totale delle celle ubicate ai piani superiori, della biblioteca etc.etc.. Nessuno mette in dubbio la capacità amministrativa della Diocesi ma quello che desiderano e pretendono un pò tutti è la continuità. I capi del Gruppo Scout, in rappresentanza dei fedeli di Avella, programmeranno una serie di incontri sia con il Vescovo di Nola sia con i Frati Provinciali per capire, in tutta questa storia, cosa c’è di definitivo, quali accordi hanno eventualmente ufficializzato ed eventualmente scritto cercando di capire se questa sarà solo una decisione temporanea, magari con l’impegno dei frati di trovare una soluzione diversa, una soluzione più “francescana”. I fedelissimi del Convento pregano, sperano e sono pronti a tutto, anche eventualmente a scrivere al Papa. (Michele Amato)