di Gianni Amodeo
Si apre in grande stile il programma delle manifestazioni ed eventi, che scandiranno l’Estate 2016, ad Avella.
Nell’ Anfiteatro romano della Città archeologica, domani- tre luglio alle ore 21- sarà in scena la poliedrica ed eclettica attrice Maria Rosaria Omaggio, per raccontare Oriana Fallaci, la grande scrittrice e giornalista fiorentina scomparsa dieci anni fa, tra le più interessanti figure del panorama letterario internazionale, con una ricca e variegata produzione di opere di narrativa e saggistica tradotte in oltre venti lingue straniere; opere, che hanno incontrato il favore e il consenso di milioni di lettori e lettrici.
L’attrice romana tratteggerà la personalità e la visione di vita della Fallaci, attraverso il filtro della lettura di brani significativi dei testi più intensi e penetranti che la rendono scrittrice di raffinata e vibratile sensibilità, fortemente pervasa e nutrita dei valori della libertà di spirito e pensiero, indomita e indomabile nelle sue lotte civili e refrattaria ad ogni forma di conformismo e di indulgenza verso il potere o coloro che lo incarnano e rappresentano, spesso con le maschere dell’ipocrisia, conculcando e svilendo il primato della giustizia e della vita con i brutali fanatismi ideologizzati e i perversi fondamentalismi religiosi, che immettono direttamente nelle corsie del terrorismo. Un percorso, che varierà tra la dizione e le riflessioni della magnifica interprete romana e il tocco magico di Cristiana Pegoraro al pianoforte con l’esecuzione di selezionati temi musicali a far da colonna sonora, nello scenario costituito dalle immagini elaborate da Carlo Faligoni e Vincenzo Oliva.
E’ l’atmosfera, resa ancor più suggestiva dall’ambientazione nel Monumentale complesso archeologico disteso ai piedi dei Monti Avella che farà rivivere in rapide sequenze le vicende della Storia dei nostri giorni, di cui Oriana Fallaci è stata coraggiosa ed ineguagliata narratrice “in presa diretta” con quella cristallina, ariosa e realistica scrittura, che la distingue e con cui ha connotato tanti reportage giornalistici sugli orrori e sulle tragedie della contemporaneità, come se le brutture e le smisurate atrocità del secondo conflitto mondiale non avessero insegnato nulla all’uomo sempre identico a se stesso nelle sue miserie e nei suoi odi verso gli altri; reportage che fanno testo nel giornalismo mondiale, tra i quali spiccano quelli memorabili sulla guerra del Vietnam.
La performance di Maria Rosaria Omaggio rappresenta l’interessante opportunità di ri–scoperta e ri–visitazione dei profili delle opere che esprimono il mondo della scrittrice, da Un uomo alla Lettera ad un bambino mai nato, dall’Intervista con la storia ad Insciallah, da Penelope va alla guerra a Un cappello pieno di ciliegie, passando per la celebre trilogia composta da La rabbia e l’orgoglio– con 28 edizioni- La forza e la ragione– 18 edizioni- e Oriana Fallaci intervista se stessa– L’Apocalisse, con 5 edizioni. E nella trilogia, pubblicata tra il 2001 e il 2004 dalla Rizzoli International, il filo conduttore che la scrittrice dipana è calibrato sui valori della civiltà e della cultura dell’Occidente duramente scosso e turbato dall’attentato alle Torri gemelle dell’11 settembre del 2001, a New York; valori che hanno concorso e concorrono all’umano incivilimento. Valori di cui Oriana Fallaci si sente- ed è- assertrice e interprete con le sue “Parole”.
“Le parole di Oriana” rientra nella programmazione di ClanioinArte ed è organizzato-con il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e turistiche- dalla civica amministrazione, guidata dal sindaco Domenico Biancardi, dalla Soprintendenza dei beni artistici e archeologici della Campania, e dall’Unicef, l’articolazione umanitaria delle Nazioni Unite impegnata nella tutela dell’infanzia nel mondo ed istituita 70 anni fa.
L’ingresso è libero, ma con una semplice donazione sarà possibile contribuire all’azione condotta dall’Unicef, di cui Maria Rosaria Omaggio è ambasciatrice da anni.