A due mesi dai festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie alcuni commercianti, cittadini e presidenti delle associazioni hanno ricevuto una lettera da parte del Comitato Festa.Questa lettera sta facendo un po’ il giro del paese. I membri superstiti nella missiva hanno voluto mettere in evidenza i problemi riscontrati nel corso degli anni, sopratutto negli ultimi. Dal contenuto si evince che bisogna fare qualcosa per ritrovare lo spirito giusto e garantire una dignitosa festa in onore della Madonna e San Sebastiano.
Ecco il testo:
“Carissimi amici e concittadini, tra pochi giorni il Comitato Festa Madonna delle Grazie-San Sebastiano” inizierà la tradizionale questua per l’organizzazione dei festeggiamenti di settembre in onore del Santo Patrono e della Madonna. In tantissimi paesi questa prassi viene ritenuta assolutamente “sacra” . Uomini e donne che “fanno a gara” per essere inseriti in un gruppo appunto denominato “comitato”, che si desidera, per alcuni mesi, diventare voce di un popolo che vuole manifestare tutta la sua devozione ai propri santi e in virtù di questa devozione essere promotori di eventi aggregativi di allegria e di gioia destinati all’intera comunità. Ad Avella tantissime volte e in moltissimi modi sono state fatte proposte di partecipazione sia per essere inseriti nel “comitato”, sia per quanto riguarda il contributo economico, senza il quale è chiaramente impossibile realizzare i festeggiamenti. Ebbene, la mancanza di tempo disponibile da una parte e la paura della critica e della polemica dall’altra, sono gli ostacoli che solitamente vengono evidenziati pur di rifiutare la proposta di qualsiasi tipo di collaborazione. La palese mancanza di entusiasmo e la evidente mancanza della “mentalità della festa” , da parte della stragrande maggioranza delle famiglie del nostro paese, è provata dal fatto che, per esempio, su circa 3000 famiglie meno della metà di esse, quindi solo un migliaio, fanno la loro offerta a devozione del Santo patrono Sebastiano e della gloriosa Madonna delle Grazie. Per non parlare poi dei modi scortesi di alcuni concittadini che, con un linguaggio molto poco fine, rispediscono “a quel paese” i membri del comitato che hanno osato bussare alla porta delle proprie abitazioni per chiedere il contributo, manco fossero gli esattori delle tasse. Vogliamo confrontarci sul caso dei “rinvii” e cioè dei “passate la settimana prossima” fino ad arrivare al giorno della festa ? E la tipica frase:”l’offerta la do quando passa la processione”. Quante volte è passata la processione e dell’offerta nemmeno l’ombra ? Oppure come si fa ad organizzare una festa se il contributo lo si dona il giorno stesso della festa ? Come può il Comitato firmare previamente il contratto con un cantante, con la banda di musica, con la ditta delle luminarie, o con altri se fino alla vigilia della festa non ha nessuna idea di quanto si sia raccolto per i continui rifiuti o rimandi ? Non riteniamo sia corretto affidare il successo delle serate e particolarmente dell’ultima serata ad una sola persona. La responsabilità della riuscita della festa deve essere di tutto il popolo. Teniamo presente che i membri dei comitati che si sono succeduti in passato e che hanno con amore messo a disposizione il loro tempo per organizzare qualcosa di bello per la comunità, sono assolutamente degni di rispetto e ammirazione. Cari concittadini, “siamo veramente in pochi” e questi brevi riflessioni nascono SOLO dal desiderio di rendere tutti partecipi della situazione molto fragile che il nostro paese vive per l’organizzazione della festa di settembre. L’intento di questa lettera non è stato quello di mostrarvi solo un quadro negativo, che spingerebbe alla rassegnazione e all’abbandono delle redini , ne tanto meno da considerarsi una sorta di lamentela, generalmente infruttuosa e distruttiva, ma di sensibilizzare le coscienze a fare di più a fare meglio per un tempo di festa che riguarda tutti e non solo alcuni. Ci appelliamo dunque alla disponibilità ed alla generosità di tutti gli avellani vicini e lontani, ai commercianti (che ricaverebbero un beneficio maggiore, se la festa riuscisse ancora meglio), alle associazioni ecclesiali e civiche, a tutte le istituzioni: partecipiamo fattivamente con serenità. INSIEME SI PUO’! In fede Il parroco, comitato festa, i devoti tutti.”
Si tratta di un messaggio chiaro, rivolto a tutto il popolo avellano. Negli ultimi anni è diminuita la partecipazione ed i comitati che si sono alternati hanno avuto difficoltà nell’organizzare i festeggiamenti. E’ la prima volta che i membri del Comitato Festa scrivono una lettera così chiara, esplicita. Questa comunicazione è importante sia per fare il punto della situazione sia per coinvolgere tutti: famiglie, associazioni ed istituzioni. Anche il parroco Giuseppe Parisi ha condiviso la scelta della lettera adottata dei membri del Comitato Festa sperando che ci sia una risposta concreta nei prossimi mesi.
(Michele Amato)