Trovate esche avvelenate in alcune aree di Avella in particolare nella zona del campo sportivo del Fusaro e sulla collina alle sue spalle verso la zona di “Capo di Ciesco”. Un’area frequentata da escursionisti, cacciatori e proprietari di cani che, soprattutto nei fine settimana, portano i loro animali in escursione. Ma c’è il sospetto che le esche possono essere state immesse anche per nuocere ai lupi, volpi, animali protetti, che sono presenti nella zona, infatti in quest’area si trovano carcasse di volpi, cani randagi, uccelli e così via. A morire oggi è un cane di razza Drahthaar, cane da ferma tedesco a pelo duro il cui proprietario Giacomo Morelli ha fatto di tutto per salvarlo ma non c’è stato nulla da fare, un esemplare di 8 anni che era con il suo proprietario e che nel mangiare un boccone avvelenato è morto dopo ore di sofferenze. Da come ci raccontano alcuni testimoni la zona è piena di esche avvelenate ma non solo, la cosa più grave è che addirittura ad essere contaminata è l’acqua che viene lasciate o in bidoni accessibili agli animali, o addirittura si contaminano le sorgenti naturali che utilizzano questi esseri per dissetarsi soprattutto nella calda estate. Si prega di fare la massima attenzione, di segnalare ogni caso sospetto alle forze dell’ordine in particolare alla Forestale. Forse i proprietari terrieri o chi per essi non sa che lo spargimento di esche avvelenate, o la contaminazione di acque oltre ad essere un atto deplorevole è un REATO grave.