Col passare dei giorni prende sempre più consistenza un possibile accordo tra il Partito Democratico avellano, rappresentato da Chiara Cacace, e il sindaco Domenico Biancardi in vista della prossima tornata elettorale comunale. Se così fosse ad Avella viene meno uno dei possibili antagonisti del sindaco uscente. L’accordo sembra quasi pronto, nei prossimi giorni il primo cittadino e il segretario cittadino si incontreranno per delineare e provare a sposare un progetto comune per il bene del paese. Ecco cosa ci ha detto l’avv. Chiara Cacace.
Come sono andate le consultazioni dei giorni scorsi? Sono due-tre mesi che ci stiamo muovendo in vista delle prossime amministrative. Siamo partiti dai primi incontri del Circolo Pd, di cui sono segretaria, portando avanti un discorso di coerenza, ma abbiamo capito che Avella non è matura per una lista di partito. Fatto questo primo passaggio ci siamo aperti a tutti coloro che ci sono stati vicini, dopo di che ci siamo aperti alle forze di opposizione e fra breve all’amministrazione Biancardi. Quando parlo di opposizione non intendo contrapposizione, che sono due cose diverse, perché le forze di opposizione sono esclusivamente forze alternative. Con un comunicato stampa ho reso pubblico le nostre intenzioni ed ho invitato Pellegrino Palmieri, il consigliere regionale Enzo Alaia e il Movimento 5 Stelle. Palmieri ha disertato affermando di non essere intenzionato al momento a partecipare, decidendo di rimanere fuori dai giochi, mentre i grillini ragionano come lo facevo io cinque anni fa, quando vuoi bruciare le tappe, ma alla fine non vai da nessuna parte. Con Enzo Alaia ho avuto un confronto pagato dove mi ha sottolineato che lui svolge un ruolo che può solo essere solo di aiuto all’amministrazione, chiunque sia.
Diceva che prossimamente sarà la volta di incontrare il sindaco uscente? E’ possibile un’alleanza PD-Biancardi? In politica mai dire mai. L’importante è avere gli stessi progetti. Lo vedrò nei prossimi giorni. Perché un un confronto con Biancardi? E’ un confronto che arriva dopo aver raggiunto una forma di maturità politica, penso che oggi bisogna ragionare con serenità, razionalità e soprattutto nell’interesse dei cittadini. Non ho mai negato che Biancardi abbia dato un volto nuovo al paese e sono sicura che le cose possono cambiare al meglio. Cosa condanno? Il fatto che è stato accentratore, poco democratico. Tutte le decisioni sono e passano per lui.
Qual è il risultato di questi incontri? Il bilancio di tutti questi incontri, che ho tenuto in questi giorni, mi ha portato a constatare che il paese è pronto ad un cambiamento, quella che non pronta è la classe dirigente. Per cui mi siedo al tavolo dell’attuale sindaco per capire, non dove vuole andare, ma per capire chi sarà lui domani e come vuole raggiungere un percorso comune. Anche lui lamenta il fatto di essere stato solo ed in politica la solitudine ti rende perdente, avrebbe potuto fare di più se avesse avuto una squadra all’altezza. Questo è un errore commesso cinque anni fa per una sua scelta e oggi può rimediare. In questi cinque anni sono cambiate tante cose, vedi il governo regionale, vedi il governo nazionale, cinque anni fa si affacciava per la prima volta sullo scenario politico oggi ha maggiore serenità. Sia ben chiaro le identità rimangono separate, lo scopo è creare una nuova classe dirigente lasciando a casa la vecchia.
Quindi è possibile ritrovare il Pd insieme al sindaco uscente alle prossime elezioni? Vedremo, l’importante è fare il bene del paese.