Tutte le iniziative prese in questi giorni per cercare di creare un fronte alternativo anti-Biancardi, diverso da quello già esistente e preannunciato da Chiara Cacace, sembrano sciogliersi come neve al sole. Ma andiamo con ordine. Il Movimento 5 Stelle che aveva annunciato la volontà di scendere in campo nella competizione sembra quasi fuori dai giochi in quanto la direzione dei pentastellati sembra essere contraria a fare utilizzare il simbolo e nome del movimento in una competizione comunali per lo più in un comune non molto grande. Per il gruppo dei 5 Stelle quello del simbolo è elemento fondamentale per prendere parte alla competizione. A questa è da aggiungersi anche la difficoltà nel completare la squadra e soprattutto nella ricerca delle 4 donne che la legge oggi prevede come requisito necessario per la composizione della lista. Sul fronte invece Gentile-Fusco-Annunziata-Montanile non arrivano buone notizie, dopo la riunione di venerdì scorso presso la sala delle suore Canossiane, tutto sembra bloccato, non si riesce ne a trovare chi potrebbe essere il candidato sindaco ne a trovare una unità di intenti. Forse il gruppo sperava nello schieramento a loro favore del consigliere regionale Enzo Alaia che invece però a quanto dichiarato ha deciso di essere neutrale. Ecco quindi spiegato in poche parole il quadro politico attuale in vista delle prossime elezioni del 5 giugno, tenendo conto che alla presentazione delle liste mancano poco meno di 15 giorni, si va verso uno scontro a due Cacace-Biancardi salvo colpi di scena. Se così fosse l’esito delle elezioni sarebbe davvero incerto.