Più che prendere forma, parte della sinistra, si è semplicemente ritrovata nella lista “Liberi e Uguali” con Pietro Grasso. Una forma in realtà l’ha sempre avuta ma a ridosso delle elezioni politiche di marzo questa forma non è risultata più compatibile con il puzzle creato dai democratici a livello nazionale. I candidati del collegio irpino hanno incontrato i cittadini nel corso di una conferenza, presso la Sala Alvarez del Palazzo Baronale,ed hanno spiegato le ragioni di questa scelta ponderata che li ha collocati più a sinistra rispetto che al centro-sinistra. A presentare i candidati l’Arch. Carmine Russo, esponente politico irpino che ha di recente lasciato il Partito Democratico dopo circa dieci anni dalla sua fondazione. Russo ha messo in evidenza il momento confusionario generato dalla politica dei Dem sottolineando inoltre la necessità di portare in parlamento persone in grado di rappresentare la vera sinistra, quella capace di affrontare tematiche come l’occupazione, l’immigrazione, le pari opportunità, insomma tutto ciò che è di sinistra. Nel corso della conferenza Giancarlo Giordano candidato capolista alla camera ha dichiarato:“Vogliamo costruire una storia insieme. L’idea di “Liberi e Uguali” è quella di realizzare un percorso con i giovani. Durante questa campagna elettorale si parla di immigrazione e di tante altre cose importanti distorcendo la realtà. Con Liberi ed Uguali si sta tentando di mettere la sinistra al proprio posto.” A seguire poi l’intervento degli altri quatto candidati. Due avvocatesse, Ida Iasi e Anna Maria Pascale. La prima, candidata nel listino per il senato, ha voluto sottolineare l’importanza di eliminare le differenze sociali e di garantire a tutti l’uguale accesso ai servizi, la seconda candidata invece, candidata al senato nel collegio uninominale, si è soffermata proprio sulla dignità del cittadino che andrebbe recuperata. Poi gli interventi di Andrea Mungillo:“Ho aderito a liberi e uguali perché da sempre mi sono sentito rappresentato da quest’ area. La mia icona politica è stata Berlinguer.Siamo stati letteralmente abbandonati da chi doveva essere il principale partito di questa area politica cioè il PD.” e di Alfredo Cucciniello:“Ho deciso di scendere in campo pur prendendo atto delle difficoltà. Abbiamo diversi nemici e mi riferisco alle idee per esempio la sfiducia nelle istituzioni, il liberismo sfrenato, i nuovi fascismi xenofobi. Tutti incarnati dai nostri avversari. Io eliminerei il centro, noi siamo la sinistra non il centro sinistra. Bisogna prendere atto della politica fallimentare del Pd.”
