Il giorno dopo il grande concerto di George Benson che ieri ha visto l’anfiteatro romano stracolmo ecco le accuse del consigliere di opposizione di “Avella Viva” nei confronti del sindaco Domenico Biancardi, che lo accusa di non aver concesso alla consigliera i ticket omaggio. Pubblichiamo la nota inviataci.
“L’elevato grado di “civiltà” del primo cittadino di Avella lo ha contraddistinto a regalare biglietti a tutti per Benson. Tutti tranne che ad Enza Luciano. Tutti i consiglieri di maggioranza ed opposizione, dipendenti comunali, segretari particolari, sottosegretari, astanti di vario genere sono stati omaggiati di biglietti per lo spettacolo di ieri, con esclusione della sottoscritta. Tutto questo mi fa onore perche’ dimostra la pochezza umana del signor sindaco, che senza alcun tipo di stile ed eleganza, non fa altro che rilevarsi sempre più per quello che tutti abbiamo imparato a conoscere, soprattutto negli ultimi tempi: una persona incapace di ricoprire in modo responsabile il proprio ruolo istituzionale. Mi sono contrapposta da sola a lui sulla vicenda degli scrutatori, sul caso di Antonio Rocco, su quello di Pasquale Abate, sull’aver fatto approvare quale debito fuori bilancio una sua richiesta in qualita’ di avvocato. Tutto cio’ da sola per rispettare i 1.905 voti che gli avellani mi hanno dato. L’ho fatto per voi e solo per voi. Ebbene se aver fatto cio’ ha avuto come conseguenza una recrudescenza del senso di ostracismo del signor sindaco nei miei confronti vuol dire che davvero sono la sua spina nel fianco, quale reale voce di dissenso rispetto ad un’amministrazione che va avanti a colpi di continue “forzature” e “anomalie” dal punto di vista legale e politico. Sono fiera allora di essere stata trattata come tutti gli altri avellani -la stragrande maggioranza- che non hanno avuto il privilegio di entrare a vedere uno spettacolo per “amici”, “parenti”, “clienti” e “amici degli amici”. Questa è la rappresentazione “umana” andata in scena ieri sera all’anfiteatro romano. Al numero di forestieri che hanno pagato il biglietto c’era “la solita corte” di Biancardi e compagni (i raccomandati di sempre) ad applaudire Benson e il re Biancardi, che compra così applausi e plausi. Al sindaco, puerilmente felice di essersi preso la soddisfazione di non avermi “elemosinato” un biglietto, desidero dire che in questo modo il tributo che mi ha fatto è ancora più grande… E questo si’ senza prezzo”.