La consigliera comunale Vincenza Luciano esprime i suoi dubbi sulle scelte fatte in passato e tutt’ora dall’amministrazione avellana nell’assegnazione dei lavori pubblici ad Avella. A tal proposito prende a riferimento il terremoto politico accaduto stamane a Cicciano dove la procura di Nola ha emesso due ordinanze di arresto per un assessore e un consigliere comunale. Ecco il suo pensiero:
“E’ delle ultime ore la notizia del terremoto politico che ha colpito il Comune di Cicciano, dove sono finiti agli arresti domiciliari un Assessore ed un Consigliere Comunale, per turbata libertà degli incanti e altri reati. Nella fattispecie sarebbe stata esercitata una indebita pressione affinchè l’aggiudicazione di un determinato servizio si concludesse, mediante il ricorso alla procedura negoziata e non della gara ad evidenza pubblica, a favore di una ditta “in precedenza individuata e caldeggiata dai due”. Per raggiungere questo scopo – come dichiarato dal Procuratore Aggiunto di Nola – e con lo scopo di simulare lo svolgimento della gara effettiva, l’assessore in questione avrebbe consegnato ad altro soggetto l’elenco di cinque ditte compiacenti che avrebbero potuto presentare pretestuosamente la domanda di aggiudicazione per dare alla procedura una parvenza di regolarità. Il Procuratore ha chiarito, poi, che ciò è avvenuto in un’ottica biecamente clientelare ed in base a questo ragionamento: ”PERÒ A FAVORIRE UNO CHE NON LO CONOSCIAMO … FAVORIAMO UN AMICO LOGICAMENTE!”; e che gli episodi contestati ai due arrestati sono indicativi di “un diffuso malcostume e di una malintesa concezione della gestione della cosa pubblica “ utilizzata senza remore e per fini privatistici ed in una prospettiva di scambio di favori.
Orbene siamo tutti garantisti e per il rispetto della presunzione di innocenza, tuttavia, qualche riflessione va pur fatta.
In più occasioni pubbliche, anche di confronto con il Sindaco, mi sono lamentata di quanto avviene nel nostro Ente circa le modalità seguite nell’assegnazione dei lavori per opere pubbliche.
In particolare nell’incontro organizzato sulla gestione delle risorse idriche, dissi al primo cittadino che non era soddisfacente fino in fondo del principio della trasparenza dell’attività amministrativa, la scelta di affidare l’assegnazione dei lavori relativi al famoso pozzo in località Castello tramite procedura negoziata, senza pubblicazione del bando di gara; trattandosi, peraltro, di lavori per un importo di circa 150 mila euro! Ricordo che stiamo parlando del Sindaco che in campagna elettorale aveva posto tra i punti qualificanti del suo programma proprio quello di ricorrere in questa materia alla c.d. stazione appaltante … che a tutt’oggi è rimasta lettere morta!
Ma andiamo avanti. Anche in Consiglio Comunale, ho più volte sottolineato questa preferenza dell’Amministrazione in carica ad affidare, quasi sempre, i lavori ricorrendo alla procedura negoziata e non alla gara d’appalto.
Peraltro il risultato di tali procedure negoziate è di sovente quello di affidare sempre agli stessi soggetti i lavori in questione.
Voglio fare qualche esempio: per l’ILLUMINAZIONE PUBBLICA, la gestione del servizio è stata affidata tramite procedura negoziata ad una ditta ubicata allo stesso indirizzo di quella che ha gestito anche in precedenza lo stesso servizio! Vogliamo vedere che magari si tratta proprio dello stesso soggetto? Che peraltro, in attesa che si espletasse tale procedura negoziata e scaduta la vecchia concessione, ha goduto di un notevole periodo di proroghe, autorizzate dal capo dell’ufficio tecnico, Ing. Sebastiano Napolitano! Tra parentesi se il contratto era scaduto perché invece di adoperarsi per indire subito la gara d’appalto si è preferito utilizzare per circa un anno il sistema della proroga?
A tutti voi, poi, è nota la questione del servizio di RIFORNIMENTO DEI CARBURANTI agli automezzi del Comune di Avella. Noi dell’opposizione ci stiamo battendo dall’inizio della consiliatura perché si faccia la gara d’appalto. Sapete che cosa ha scelto di fare il Comune? Ricorrere alla procedura negoziata! E chi sarebbe in pole position per aggiudicarsi tale servizio? Sembra la stessa ditta di prima … situata in località Purgatorio, che neanche a farla apposta è quella tanto cara e vicina al Signor Sindaco. Per inciso, a tale riguardo, va detto che all’ultimo consiglio comunale – convocato dall’opposizione – in relazione al punto dell’ordine del giorno con cui si chiedeva di deliberare proprio l’indizione della gara d’appalto in tale materia, la maggioranza, comprensiva del Sindaco, ha votato – ovviamente – contro tale proposta.
A tutto ciò, poi, si aggiunga che l’albo pretorio del Comune, così come attualmente gestito, non riesce a garantire quella chiara conoscenza (di gare e procedure) a tutti quegli operatori potenzialmente in grado di essere interessati a formulare una propria offerta, rispetto ai lavori da eseguire nel nostro Comune.
Orbene io non voglio fare alcuna illazione né accusa di nessun genere a nessuno, cionondimeno credo che sia legittimo chiedere al Primo Cittadino di chiarire:
– PERCHE’ ANCHE NEL NOSTRO ENTE SI RICORRE CONTINUAMENTE ALLA PROCEDURA NEGOZIATA? Istituto questo che non consente a qualsivoglia operatore economico del settore interessato di formulare una propria offerta e che è potenzialmente in grado di creare un danno economico al Comune, perché permette alle ditte di aggiudicarsi i lavori con il sistema del minimo ribasso;
– PERCHÈ MAI ALLA FINE, GIRA E RIGIRA, I SOGGETTI A CUI VENGONO AFFIDATI I LAVORI PUBBLICI SONO SEMPRE GLI STESSI?
– PERCHÉ NON VIENE DATA LA POSSIBILITA’ ANCHE ALLE DITTE LOCALI DI PARTECIPARE A TALI PROCEDURE?
Speriamo solo che non sia vero fino in fondo il vecchio adagio di Andreotti per cui “A PENSAR MALE SI FA PECCATO MA SPESSO CI SI INDOVINA”!!!