“Questo è il posto in cui i nostri bambini, nipoti o figli dovrebbero giocare”. Questo il post su facebook di un utente avellano che denuncia lo stato degradante in cui versano le giostrine in Piazza Convento, luogo di ritrovo per bambini che inconsciamente potrebbero davvero farsi male usufruendo di tale “servizio”. Ci uniamo al popolo di Facebook che in massa ha commentato sotto le immagini chiedendo la rimozione di esse e magari la loro rinascita in un luogo più sicuro, ma soprattutto sorvegliato. Fortissimo il commento del Centrosinistra: “siamo avellani, tra di noi certe cose ce le dobbiamo dire, perché amiamo il nostro paese. Avella sta inguaiata perché c’è una parte di popolazione che vive in uno stato di arretratezza paurosa. C’è tanta gente, tra cui tanti giovani, che arriva a vendere il proprio voto per una miseria. Io non mi vergogno di essere avellano, perché nel mio paese c’è gente arretrata, ma perché ci sono notabili che a suon di soldi comprano la dignità della gente, per poi costringerci a vivere in queste condizioni. È questa gente, spesso ricca e possidente, che mi fa venire il voltastomaco. Le giostrine ormai si devono solo smontare, perché sono diventate pericolose. Per quanto riguarda il paragone con sperone, non è solo una questione di sorveglianza, c’è anche un maggiore senso civico da parte dei cittadini speronesi. Perché non basta solo evitare di partecipare allo sfascio, chi non vede e non sente è responsabile come e forse più di chi causa il danno. Ad Avella impera il menefreghismo, tranne qualche post di lamentela su Facebook, per il resto nessuno ha le palle per parlare. Si spara nel mucchio, si fa di tutta l’erba un fascio, ma alla fine i responsabili hanno nomi e cognomi ma restano impuniti. Io propongo di ripristinare le giostrine nel giardino del palazzo ducale, permettere l’ingresso solo ai bambini accompagnati da un adulto, e di iniziare il monitoraggio attraverso l’installazione delle telecamere e l’istituzione della sorveglianza sociale, incaricando una onlus”. Ecco le foto: