Organizzato dal MIBACT- Soprintendenza Archeologica per le Province di AV-BN-CE-SA, Comune di Avella, Fondazione “Avella Città d’Arte”, Gruppo Archeologico Avellano “A. Maiuri”, Associazione Turistica Pro Loco Abella, Associazione Culturale “Le Parole Turchine” si tiene Domenica 29 giugno nell’ Anfiteatro Romano di Abella-Avella lo spettacolo “La guerra di Spartaco” Inizio spettacolo: ore 21.00. Durata: circa 45 minuti. Ingresso libero.
Prima dello spettacolo, dalle ore 20.00, è possibile effettuare delle visite guidate al monumento.
“Autunno del 73 a.C. Dopo vari mesi di ribellione, il Senato non riusciva ancora ad affrontare la gravità della questione con determinazione. Quando Spartaco diede inizio alla sua rivolta, Roma era impegnata in duri conflitti lungo i confini dei suoi più lontani domini. Oggi sappiamo che Roma riuscì a sconfiggere tutti questi avversari, ma nel 73 a.C. questo esito non era affatto scontato. Una città che si era scrollata di dosso i principi etruschi, aveva resistito ad un’invasione gallica, aveva fronteggiato la carica di Annibale, era sopravvissuta al sangue versato durante le guerre civili, affrontava epidemie annuali di malaria e con le armi aveva raggiunto un potere tale da potersi ritenere il centro del mondo, ora aveva paura di uno schiavo fuggitivo. Quella che era cominciata come un’evasione di 74 uomini armati solo di mannaie e spiedi si era trasformata in una rivolta di migliaia di persone e la sua onda lunga non smetteva di crescere: ad un anno dalla fuga dalla scuola gladiatoria di Santa Maria Capua Vetere, la forza dei ribelli sarebbe arrivata a contare 60.000 forti e spietate mani armate.” Questa storia di coraggio e passione, di amore per la libertà è la trama di una lettura teatralizzata pensata e messa in scena per la prima volta nella suggestiva arena di Spartaco, l’anfiteatro romano di Santa Maria Capua Vetere che da due anni è al centro di un importante progetto di valorizzazione da parte del Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo. Il testo scritto è dell’archeologa Laura Del Verme, è recitato dall’attore Peppe Barile che da anni puntano sulla divulgazione di testi classici. Le musiche originali sono state composte da Lello Settembre con l’impiego di soli strumenti a fiato, a corda e a percussione adatte a richiamare le sonorità arcaiche.