Il movimento 5 Stelle di Avella ha deciso di costituirsi parte civile nel processo che vede imputati il Sindaco Domenico Biancardi e tutto il consiglio comunale che prese parte all’adunamza che aveva per oggetto acquisizione al patrimonio comunale della Villa Abate, per impedirne l’abbattimento. L’accusa è di abuso d’ufficio nei confronti dei consiglieri, ad eccezione di Giuseppe Canonico e Enza Luviano, che a quel consiglio non parteciparono sapendo del rischio a cui si andava incontro. All’udienza del 15 marzo dinanzi al Gup di Avellino, dott. Fiore ci sarà quindi anche la richiesta dei grillini come parte civile.
Queste le motivazioni del gruppo M5S: “Nell’ambito di un progetto d’impegno civico, volto alla verifica di legalità dell’azione politico-amministrativa, gli attivisti del M5S di Avella hanno deliberato, in maniera unanime, di costituirsi parte civile nell’ambito del procedimento succitato, ricorrendo alla cosiddetta “azione popolare” così come previsto dall’art.9 della Dlgs 267/2000, a norma del quale ciascun elettore può far valere in giudizio le azioni e i ricorsi che spettano al comune. La ragione dell’azione è legata alla necessità di rappresentare e tutelare gli interessi dell’intera comunità, a fronte dell’illegittimità dell’agire della Pubblica Amministrazione, che difficilmente agirebbe contro se stessa, esercitando un’azione tesa a ottenere un risarcimento del danno da reato. A riprova della scelta assunta e più volte ribadita di verificare la legittimità degli atti amministrativi emanati, approfondendone le relative procedure, è stata depositata al protocollo del comune di Avella una nuova istanza di accesso agli atti relativi, questa volta, ai lavori pubblici che hanno interessato parte del centro storico e l’area denominata “Parco San Pietro”.