Originario di Avella, Oderigi Lusi è uno dei compositori più preparati, eclettici e ambiziosi emersi negli ultimi anni in Italia. Dalla militanza nei leggendari Osanna e nei Malaavia alla vittoria della Silver Medal ai Global Music Awards (USA) per Il Nuvolo, dal suo fortunato exploit solista Notes From A Logbook al primo posto al concorso internazionale di composizione per balletto “Moderato Danzabile”, Lusi ha sempre cercato di innovare i linguaggi classici attraverso le sue passioni musicali e culturali, come dimostra la nuova opera dedicata a una leggenda marina, che vede la collaborazione del cantautore Luciano “Varnadi” Ceriello. Questa inclinazione così singolare alla rilettura del passato di un territorio con uno sguardo rivolto al futuro accomuna anche le nuove opere. La Sinfonia n.1 op. 3 “Abellana” per soli, coro, orchestra e ensemble etnico presentata ieri sera è un’opera, le cui musiche sono di Oderigi Lusi e testi di Luciano Varnadi Ceriello, presentata in prima nazionale nell’Anfiteatro romano di Avella ha visto esibirsi il Coro Collegium Vocale Salernitano e l’Orchestra Filarmonica Campana con oltre 120 musicisti diretti da Giulio Marazia. A completare il quadro, come solisti i soprani Giusy Luana Lombardi e Nunzia De Falco, Pericle Odierna ai flauti ed ance, Oderigi Lusi al pianoforte e, infine, la voce di Fiorenza Calogero.
La Sinfonia “Abellana”, rappresenta una tappa importante nella carriera di Lusi. Un atto d’amore nei confronti della propria città natale nonché la dimostrazione di un approccio compositivo in grado di muoversi tra storia e contaminazioni moderne. L’”Abellana” ripercorre episodi significativi dell’antica storia di Avella e alcuni suoi luoghi simbolo attraverso cinque movimenti: “Alle pendici del Partenio oltre il tempo”, “Il fiume Clanis, Nux Abellana”, “Fidelitas, Cippus Abellanum”, “L’anfiteatro, la necropoli”, “Oltre il tempo alle pendici del Partenio”. Significativa, in tal senso, la scelta della cornice che ospiterà l’evento: l’area rappresenta il primo nucleo del Parco Archeologico dell’antica Abella e racchiude l’unico monumento oggi visitabile della città romana.
Grande lo spettacolo proposto ieri, unica pecca la poca pubblicità fatto ad un evento di caratura internazionale. Peccato!