En plein di partecipazione per la manifestazione con l’ Anteprima della premiazione dei vincitori del Concorso letterario intitolato alla memoria di Nicola Pugliese, versatile cronista e redattore del “Roma”giornalista e autore del romanzo Malacqua, opera narrativa, della cui pubblicazione per Einaudi si fece promotore Italo Calvino e di recente ri-pubblicato in Inghilterra. I premiati frequentano l’Istituto tecnico-commerciale “Masullo-Theti” di Nola, il Liceo scientifico “Enrico Medi” di Cicciano, l’Isis “Nobile-Amundsen” di Lauro–Avella, e gli Istituti comprensivi di Baiano–Sperone–Mugnano del Cardinale-Avella. La Fiera è caratterizzata dall’originale formula della donazione solidale di libri e fumetti – fatta da Case editrici, autori e cittadini- e resi disponibili per i visitatori e i lettori degli stand allestiti.
di Gianni Amodeo – foto di Mira Bifulco
Leggere, per conoscere ed operare, dando senso ai valori dell’esercizio della cittadinanza attiva, per concorrere a rendere migliore la società. E’ la sequenza di riflessioni proposta da Pietro Luciano, presidente della Pro Loco Abella, per introdurre e presentare un’ Anteprima speciale e attesa, con la collaborazione delle giornaliste Alessia Conte e Maria Cristina Benintendi, sul palcoscenico del Teatro “Biancardi”, con la partecipazione del pubblico delle belle e stimolanti opportunità di civica coesione. E’ l’ Anteprima di gradevole valenza attrattiva, che ha inaugurato la quarta edizione della Fiera del libro e dei fumetti, approdata alla quarta edizione, con un’agenda ricca di appuntamenti e convegni socio-culturali, che si protrarranno fino a domenica, tra cui spicca la seconda edizione della consegna degli Anfiteatri d’Argento, stilizzate rappresentazione del monumento archeologico che simboleggia Abella\Avella romanizzata.
Promossa ed organizzata dall’associazione di promozione sociale “La Piccola cometa.Alessia Bellofatto”, di cui è animatore Saverio Bellofatto, in sinergia con la Pro Loco Abella e con il patrocinio morale della civica amministrazione, la Fiera con location nel cuore del centro storico della città, si caratterizza per l’originale formula della donazione solidale di libri e fumetti- fatta da Case editrici, comuni cittadini e autori- e resi disponibili per i visitatori e i lettori che frequenteranno fino a domenica gli stand della manifestazione. Una formula ben accolta e vincente sotto tutti i profili, soprattutto per l’animazione sociale che suscita.
A connotare l’Anteprima, la cerimonia della proclamazione dei vincitori della prima edizione del premio intitolato alla memoria di Nicola Pugliese, versatile cronista e redattore del “Roma” ed autore del romanzo Malacqua, tra le più originali e interessanti opere della narrativa contemporanea, la cui pubblicazione – per Einaudi– incontrò l’ampio parere favorevole di Italo Calvino, e di recente ri-pubblicata in Inghilterra con successo di critica. Un’iniziativa, quella della Fiera, fortemente arricchita proprio dalla caratura del Premio “Nicola Pugliese” aperto alla partecipazione del mondo giovanile, fissando un importante tassello nel promuovere e nel valorizzare la città e il territorio con iniziative portatrici di fresche e nuove idee.
“E’ decisamente un fattore di crescita civile la manifestazione fieristica- ha affermato il professore Vincenzo Serpico, dirigente dell’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII” Baiano–Sperone– per le finalità che si propone nella favorire la diffusione della Lettura, unico ed esclusivo vettore della conoscenza, i cui orizzonti non si esauriscono mai ed aprono sempre nuove prospettive. Il Premio letterario, intitolato a Nicola Pugliese, destinato alle giovani generazioni è la classica espressione della rilevanza conferita alla Fiera– ha aggiunto- rappresentando il riconoscimento del valore di un eccellente giornalista, qual è stato Nicola Pugliese – drammaturgo, raffinato pittore e grande giocatore di scacchi- che aveva trovato ad Avella il suo ideale e rasserenante “rifugio”. Un riconoscimento, di cui sono stati interpreti e sostenitori i suoi amici, il dottor Antonio Tulino, Pellegrino Palmieri e Carmine Guerriero, l’affabile e cortese titolare del Bar Pasquino in cui lo scrittore trascorreva lunghe ore conversando, ma soprattutto giocando a scacchi. La Scuola– ha concluso Serpico– non può sentirsi coinvolta e partecipe da manifestazioni che hanno l’impronta della promozione sociale e culturale delle comunità locali. E la Fiera del libro e dei fumetti come il Premio “Pugliese” ed altre iniziative di pari portata e impatto vanno nella giusta direzione per tutto ciò che la Scuola rappresenta e deve essere, al di là dei suoi ambienti e spazi fisici”.
PRIMO PIANO PER LA SAGGISTICA E IL GIORNALISMO
Interessanti i testi e gli elaborati elettronici in power point, con cui i giovani delle Scuole e degli Istituti statali d’Istruzione superiore del territorio hanno onorato la loro partecipazione al Premio ed ispirato proprio dai temi di Malacqua, la narrazione che tra l’onirico e il surreale racconta Napoli e la napoletanità. Una narrazione, calibrata sulla straordinarietà dell’evento delle quattro giornate di pioggia vissute dalla città partenopea; giornate che segnano e sconvolgono la quotidianità, con un intero popolo che vive l’attesa di un altro evento di pari straordinarietà, che costituisca il ripristino della normalità del vivere. Un’attesa che si consuma con il succedersi di situazioni insolite ed impreviste, in cui si ritrova l’anima nobile, malinconica della Napoli che predilige credere nella vita, con la metafora del Sole della speranza che rischiara e dà luce al cammino esistenziale di uomini e donne. Il “Masullo-Theti”, il “Medi”, l’Isis Nobile-Amundsen, gli Istituti comprensivi “Manzoni”, “Giovanni XXIII” e “Guerriero” sono i presidi formativi che hanno recepito in pieno le valenze del Premio, con la dotazione di duemila euro ripartita tra i vincitori; dotazione, realizzata con i contributi della Pmi International, aziende, esercizi commerciali, pasticcerie, bar e farmacie operanti in città.
La palma del successo nella saggistica attribuita dalla commissione giudicante, di cui è stata portavoce l’insegnante Dorotea Fevola–Guerriero, all’elaborato della brillante Sara Cavaccini del Liceo “Medi”, per aver identificato la nitida correlazione, che in Malacqua è ben marcata tra il giornalismo, testimone dell’effimero della quotidianità, che assimila e fa proprio il registro della lingua letteraria. Un’operazione, che travalica la fuggevole quotidianità, senza concedere nulla al gergo d’occasione. Una correlazione, che è difficile ed improbabile da esprimere, se non c’è il supporto della padronanza dei codici linguistici della Letterarietà genuina, in cui si dispiega il “dolce sì” del franco e coraggioso universale dire e scrivere di padre Dante.
“La cronaca del giorno dopo giorno è fluida e si dissolve nell’incastro delle parole di breve e contingente durata, ha spiegato Sara Cavaccini. Una condizione, a cui si sottrae Malacqua, in cui la cifra letteraria chiarifica il senso delle “quattro giornate di pioggia” quasi come metafora, per prospettare la profondità e la ricchezza dei valori della speranza, che dà linfa alla vita, all’esistenza. Un romanzo che mi è piaciuto- ha concluso Sara Cavaccini– per la freschezza del linguaggio e il suo alto registro, così come mi ha pienamente convinto la figura dell’io narrante, rappresentato da Andrea Caroli, l’alter ego di Nicola Pugliese”.
Per la sezione giornalistica, premiato Hanzi Silviu, che frequenta con alto profitto il corso di specializzazione d’Informatica del “Masullo–Theti”. Di famiglia rumena ben integrata nella città bruniana, Hanzi Silviu nell’elaborato presentato ha sviscerato il senso di Malacqua, che trasfigura Napoli – simbolo del Sud- attraversata da criticità e problemi, ma sempre aperta alla speranza del cambiamento.
“Malacqua è il romanzo che ho letto con particolare interesse- ha evidenziato Hanzi Silviu– anche e soprattutto per gli elementi di riflessione e di analisi sulla realtà di Napoli, ieri e oggi. Sono gli elementi, che mi hanno permesso di impostare e articolare lo schema dell’articolo giornalistico, ispirato dall’opera di Nicola Pugliese. Una ricomposizione di dati e fattori, da cui emerge una realtà sempre identica a se stessa nelle problematiche e nelle criticità sociali, con i suoi cittadini che confidano e sperano sempre nel cambiamento e in un mondo migliore che non si manifestano mai. E forse questo è lo scenario che deprime e sconcerta nello stesso tempo, come se mancasse la volontà concreta del riscatto civile, che dovrebbe coinvolgere e impegnare tutti i suoi cittadini”.