Il 22 luglio il Comitato Irpino dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, che ha tra i suoi scopi “la promozione e il progresso degli studi sul Risorgimento e sul lungo Ottocento dall’età delle rivoluzioni alla prima guerra mondiale, attraverso la raccolta, la conservazione e la messa a disposizione a fini di studio e ricerca di documenti, pubblicazioni e cimeli”, ha presentato richiesta al Comune di Avella di poter visionare il materiale conservato presso l’attuale deposito della biblioteca comunale, chiusa da tempo.
Si conosce per informazione e da racconti di terzi la presenza di testi storici depositati negli ambienti sotto la responsabilità del comune di Avella, tra questi la sicura presenza di libri riferiti al Risorgimento Italiano.
Da quanto risulta dall’Anagrafe delle Biblioteche, redatta dall’ICCU e liberamente consultabile sul web, la biblioteca “Ignazio D’Anna”, custodita nello storico palazzo Fazio, vanta infatti un patrimonio piuttosto prezioso. Dovrebbero essere conservati ben 13.000 volumi e opuscoli, 8.000 edizioni dell’Ottocento, 4.000 libri per ragazzi. Alla voce “Fondi antichi”, ossia volumi stampati fino al 1830, si parla di oltre 5.000 testi, ai quali vanno aggiunti i fondi speciali “Alvarez de Toledo”, “Venditti” e “Bendetto”. Molti i periodici, tra cui va segnalata la presenza di un’emeroteca a carattere locale, di cui ci ha dato notizia l’avellano Nicola Montanile, memoria storica della biblioteca. Il Comitato Irpino, che già in passato ha potuto esperire la sensibilità della comunità avellana e della sua amministrazione nei confronti delle potenzialità culturali di questo territorio, chiede, pertanto, non solo che tale patrimonio non vada disperso, ma che esso sia finalmente valorizzato e restituito ai cittadini. Dopo una prima fase di ricognizione, sarebbe inoltre auspicabile organizzare un pubblico evento, anche con il coinvolgimento della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania, sui libri inerenti al Risorgimento Italiano e, più in generale, sul tema della riapertura della biblioteca comunale avellana. Il Comitato Irpino dell’ISRI, oltre al naturale interesse per le fonti storiche ottocentesche, fa sua la riflessione di Marguerite Yourcenar: “Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che, da molti indizi, mio malgrado vedo venire” (Memorie di Adriano).