Il Gruppo Scout Avella I° ha preso parte alla manifestazione “Il tuo sogno, la nostra frontiera”, più di cento giovani sono partiti da Avella per ricordare Don Peppe Diana.
25 anni sono passati da quel 19 maggio 1994 in cui, brutalmente, cinque proiettili sparati da un camorrista credevano di fermare Don Peppe Diana. Circa 7000 scout dell’AGESCI, domenica 17 marzo, con le loro camicie azzurre, hanno marciato per le strade di Casal di Principe per ribadire il loro no ad ogni forma di mafia.
Erano lì a urlare, a non tacere, come chiedeva Don Peppe nella lettera “Per Amore del mio Popolo non Tacerò”, ad incontrare mamma Iolanda, per farle sentire che se ha perso un figlio, ne ha acquisiti tanti altri, a stringersi incontro alla sorella Marisa e al fratello Emilio, a ringraziare Augusto di Meo, per averci mostrato la strada del coraggio, testimoniando, senza paura, raccontando quello che aveva visto dell’omicidio, ad ascoltare Renato Natale, sindaco di Casal di Principe dire che gli unici clan che saranno sempre bene accetti a Casale sono quelli degli scout.
La Messa, celebrata dal Card. Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, ci ha ricordato che anche la chiesa c’è in questa lotta, con le sue istituzioni, come con tutti i parroci che operano in queste zone.
E c’era anche l’associazione con la Capo Guida e il Capo Scout d’Italia, Donatella Mela e Fabrizio Coccetti, i Presidenti del comitato nazionale dell’Associazione, Barbara Battilana e Vincenzo Piccolo e il nostro Assistente Ecclesiastico Generale p. Roberto del Riccio, che ci ha ricordato come la nostra promessa ci obbliga ad essere testimoni e ci renda fratelli di Don Peppe.
Ma soprattutto in piazza con noi c’era Don Peppe, ad esortarci a continuare il suo sogno, facendolo diventare frontiera.
(Fonte ufficiale www.agesci.it)