Il 4 Novembre, festa dell’Unita Nazionale e delle Forze Armate, ricade l’anniversario del’armistizio di Villa Giusti del 1918 siglato a Padova .Tale accordo sancisce la fine in Italia della prima guerra mondiale , conflitto che coinvolse le principale potenze mondiali : l’Italia, vincitrice del conflitto, con la Triplice Intesa contrapposta all’Impero Austro – Ungarico . L’armstizio non fu però un successo per l’Italia .Nonostante gli accordi iniziali prevedessero per l’Italia l’annessione di Trentino, Venezia Giulia, Tirolo meridionale, l’Istria( esclusa Fiume), parte della Dalmazia , il bacino carbonifero turco di Adalia , le città albanesi di Valona e Saseno , la conferma sull’arcipelago greco del Dodecaneso e la Libia , le nazioni della Triplice Intesa decisero di non concedere all’Italia i territori promessi nonostante il decisivo contributo italiano al conflitto di guerra: è la ragione per cui il Vate Gabriele D’Annunzio Principe di Montenevoso parlò di Vittoria mutilata .Solo in seguito in base al trattato di Saint Germain del 1919 l’Italia si vide riconoscere il Trentino, l’Alto Adige,Trieste e l’Istria. A perenne ricordo del sacrificio offerto dai fanti italiani alla Patria fu istituito verso la fine del 1922 dall’allora sottosegretario all’istruzione Dario Lupi, con la collaborazione di Giovanni Gentile, il Parco della Rimembranza col fine di ricordare ed onorare i caduti della prima guerra mondiale. I Viali e i Parchi della Rimembranza sono un’ istituzione e costituiscono un patrimonio storico e culturale unico oltre che ambientale , e rappresentano il mantenimento della memoria civile. Da un punto di vista percettivo l’eccezionale innovazione rappresentata dalla creazione di Parchi e Viali, rispetto ai consueti monumenti ai caduti del passato, era di costituire essi stessi nuovi luoghi identitari, ambiti urbani e periurbani di notevole valenza paesaggistica, in cui l’elemento antropico entrava in simbiosi con quello naturale costituito dalle piante. L’elemento vegetale, peraltro, non era stato pensato in modo uguale per tutti i parchi: ogni essenza arborea doveva rappresentare l’identità anche ambientale del luogo. È così che ancora oggi Viali e Parchi si distinguono per la grande varietà delle piante presenti, che vanno dai tigli ai cipressi,dai pini ai lecci .L’elemento vegetale rammenta molto il culto arboreo e il ruolo importante che esso ha svolto tra le molte società nel corso della storia: sopravvivenza , fonte di cibo e di calore, vestiario e nutrimento di animali oltre simboleggiare il collegamento tra Cielo e Terra, culto arboreo fonte di valorizzazione e potenziale volano di sviluppo economico e commerciale del nostro paese e dell’intero mandamento baianese.Purtroppo ci spiace constatare come il Parco della Rimembranza ad Avella sia stato smembrato materialmente,un paio di decenni fa,e cancellato dalla memoria civile: in principio promesso e migliorato e poi in seguito non più riedificato dalle passate amministrazioni. C’è sempre modo di rimediare, basterebbe volerlo. Riteniamo poi che il complesso delle memorie,notizie e testimonianze scritte ed orali di una nazione lasciateci in eredità sia giusto trasmetterla ai posteri. Noi come forza politica ci impegneremo a tenere vivo il ricordo. In tale direzione infine, molto bello e significativo sarebbe realizzare un progetto mirato al ricordo, orientato alle classi maggiori di scuola primaria e costituito da una commissione esaminatrice col compito di valutare l’elaborazione delle lettere dal fronte dei militi avellani con testi scritti poesie e grafici, anzitutto finalizzato alla memoria dei quarantuno eroici combattenti avellani che lottarono,soffrirono e morirono per ridisegnare i confini nazionali e al contempo tenere viva e custodire una festa che purtroppo da poco più di tre decenni perde di significato e fascino.