Con una nota pubblicata nel sito ufficiale della rassegna lo staff del Pomigliano Jazz conferma le date e le location, a breve presenterà il programma ufficiale. Con l’edizione 2015 Pomigliano Jazz fa cifra tonda e si conferma sempre più punto di riferimento culturale per l’area vesuviana e la Campania tutta.Il Festival, cofinanziato dall’Assessorato al Turismo della Regione Campania a valere sulle risorse del PAC III – “Piano strategico per il turismo – Programma di eventi promozionali”, aggiunge ancora preziosi tasselli al suo progetto. Dal punto di vista turistico e paesaggistico si confermano le suggestive location di Ottaviano (Palazzo Mediceo, 29 agosto), Cimitile (Complesso delle Basiliche Paleocristiane, 2 settembre), Avella (Anfiteatro Romano, 13 settembre) e il suggestivo palcoscenico offerto dal cono del Vesuvio (30 agosto).A queste si affiancheranno il Chiostro nel Santuario della Madonna dell’Arco a Sant’Anastasia (1 settembre), i conetti vulcanici del Carcavone a Pollena Trocchia (6 settembre), la Villa Comunale di Casoria (8 settembre) e la Villa Augustea di Somma Vesuviana (10 settembre). Oltre all’ormai consueto Parco delle Acque di Pomigliano d’Arco (11 e 12 settembre).I nomi degli artisti coinvolti nella XX edizione del Festival saranno resi noti nei prossimi giorni.Un progetto, quello di Pomigliano Jazz, che da sempre coniuga arte, cultura, promozione del territorio, educazione al vivere sostenibile, con la consapevole certezza che attraverso questi strumenti si accresce il valore di una comunità.Preziose, per il raggiungimento di quest’obiettivo, sono le tante collaborazioni nate intorno all’idea di valorizzare al meglio un territorio e le sue bellezze storico-artistiche, paesaggistiche e enogastronomiche, che hanno reso sostenibile anche quest’anno la vocazione itinerante del Festival e la declinazione in “Jazz in Campania”.In quest’ottica, anche quest’anno, alle iniziative legate alla musica (guide all’ascolto, spettacoli per bambini e mostre) si abbineranno visite guidate e itinerari enogastronomici, per tutti coloro che vorranno andare alla scoperta di storie, luoghi e sapori ancora poco conosciuti.Fondamentale per l’organizzazione di una manifestazione tanto complessa e ambiziosa è stato il ruolo dei Comuni coinvolti (Avella, Ottaviano, Cimitile, Somma Vesuviana, Pollena Trocchia, Sant’Anastasia, Casoria e Pomigliano d’Arco), nonché il lavoro svolto con l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, con la Soprintendenza Archeologica della Campania e con la Comunità Montana Partenio-Vallo di Lauro.Parimenti decisiva per la buona riuscita del Festival si è rivelata la partnership con Slow Food Napoli, Vesuvio e Agro Nolano, con le Pro Loco dei Comuni e con tutte le associazioni territoriali coinvolte e le aziende della filiera agroalimentare e vitivinicola.