“La memoria è uno strumento meraviglioso, ma fallace. I ricordi che giacciono in noi non sono incisi sulla pietra e spesso tendono a svanire. Ma è una facoltà fondamentale. Intaccare alla memoria di un individuo significa attentare alle sue radici e mettere a repentaglio la sua stessa identità pregiudicandone non solo l’individuazione di ciò che egli è, ma anche la capacità di progettare il futuro. Nella società di oggi la memoria è in pericolo perché il filo della tradizione si è spezzato, per i rapidi mutamenti a cui esse sono soggette. A distanza di oltre cinquant’anni dall’immane tragedia della guerra abbiamo il dovere di ricordare. Questa memoria non può soltanto includere gli eventi storici accaduti, ma deve conservare nel tempo quel dolore che allora è stato drammaticamente vissuto e raccontato dai superstiti di quel massacro, senza tralasciare niente, nemmeno la sofferenza dei loro figli o nipoti, perché tutti possano essere a conoscenza dei fatti passati che serviranno a sensibilizzare, educare ed arricchire il patrimonio umano nella speranza che un evento simile non si ripeta mai più nel mondo. La Fondazione Avella città d’arte aveva il dovere morale di avallare un progetto di grande rilevanza sociale e culturale. Pagine da cui emerge uno spirito del tutto particolare. Righe da cui filtrano coraggio e serenità, oltre alla consapevolezza e all’accettazione del sacrificio personale per la condivisione di un ideale culturale e politico di libertà e di giustizia, nel corso di uno dei periodi più dolorosi della storia nazionale. La difficoltà di quei tempi era che gli ideali, i sogni, le splendide speranze, non ancora sorti nei giovani, venivano già distrutti dalla crudeltà degli avvenimenti. Voglio esprimere, attraverso queste riflessioni, la mia più sincera gratitudine al Prof. Nicola Montanile per il prezioso lavoro svolto, realizzato grazie all’impegno, zelo e paziente ricerca, che ha consentito una ricostruzione storica delle vicende del nostro paese e che permette agli avellani di conoscere non soltanto il loro passato ma anche la vita di autorevoli concittadini che hanno dato lustro alla nostra terra. Mercoledì, alle ore 17:30, presso la sede del Palazzo Ducale di Avella, presenteremo al pubblico, con un pizzico di sano orgoglio e nella certezza di fissare un’altra significativa tappa sul sentiero della conoscenza della nostra storia, “Non soltanto sulla pietra”.
Avv. Antonio Larizza – Presidente Fondazione Avella Città D’Arte