Una indubbia svolta operata dai giovani avellani, si registra, circa il rapporto con il territorio; una diversa concezione della gestione dei rifiuti, si evidenzia, da parte della utenza; una presenza più articolata, è da sottolineare, del governo cittadino; costituiscono il cambiamento civile, per presentare il paese, nel concerto mandamentale, quale possibile scenario della modernità. La giornata dell’ambiente s’inserisce nelle nuove dinamiche sociali, con il contributo delle associazioni, per rendere il paese vivibile e gestibile, confidando nella partecipazione dei cittadini, del diverso modulare degli operatori ecologici, della maggiore vigilanza del potere costituito. Ma sarebbe ben poca cosa se il tutto si fermasse o si riducesse al ristretto ‘ambito cittadino, lasciando nell’incuria, nell’abbandono, nel fai da te, dei diversi soggetti economici presenti sulla scena del paese, la restante parte, quella sottratta all’occhio vigile della coscienza, quella rapportata alla conoscenza delle zone limitrofe, che costituisce la vera ricchezza ambientale e che merita maggiore attenzione e rigore. La collina avellana è ricca, di scenari paesaggistici suggestivi, di risorse idriche impareggiabili, ma è anche, fonte e terminale di scorrerie comportamentali che ne hanno sconvolto la funzione e la natura, determinando uno squilibrio ambientale, origine di inquinamento, lesivo per gli uomini e animali, di proporzioni allarmanti. Se l’attenzione del civico potere e la sensibilità dell’intera collettività, non determinano un effettivo cambiamento dello stato delle cose, i luoghi della nostra memoria resteranno a disposizione, dei pascoli indiscriminati, dei bivacchi irriguardosi della natura, dei privi di scrupoli, veri delinquenti che depositano notte tempo ogni tipo di rifiuti. E allora i luoghi mitici : le fontanelle, il fusaro, la panoramica, il torrente Clanio, il Castello medioevale, come grani di un sacra corona verranno girati e rigirati per essere offesi e violentati. Stamane i quartieri avellani costituiranno luoghi di appuntamento ambientali e il cittadino potrà riscoprire il fascino della sua conquistata civiltà. L’augurio e l’auspicio, per la civica amministrazione, sono riconducibili alla diversa partecipazione dei governanti, perché non si resti orbi davanti alla articolazione del territorio; parimenti si invoca e si attende da parte dei governati una maggiore attenzione alla questione ambientale, una più misurata responsabilità. Soltanto camminando insieme nella legalità potremo restituire al paese la perduta e violentata dignità. (Dott. Antonio Tulino)