Riceviamo e pubblichiamo. Caro Sindaco tu davvero fai i fatti… al punto tale che invece di far sospendere il cantiere – ammesso che quello sia un cantiere – e concedere il termine di 30 giorni per consentire al cittadino di regolarizzare la pratica, hai fatto sequestrare l’area. In questo momento gli atti sono stati già inviati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino. Come tu ben saprai, perché sei …un avvocato e perché come hai tu stesso dichiarato è cosa accaduta anche a te, esiste l’obbligatorietà dell’azione penale. Ciò significa che se il giudice convalida il sequestro passeranno anni prima che il signor A. R. possa veder realizzato il suo sogno e comunque dovrà vivere l’esperienza di un procedimento penale… esperienza, che come tu ben sai, non è delle più piacevoli. Questi sono i fatti. Per quanto riguarda la raccolta fondi, a cui io peraltro non ho alcuna difficoltà a partecipare, ti evidenzio che non risolve la vicenda legale. Avevo chiesto e chiedo la convocazione del Consiglio Comunale, che è organo sovrano dell’Amministrazione, per trovare una soluzione al problema legale. Ad esempio una soluzione potrebbe essere quella di deliberare il conferimento di incarico al responsabile dell’ufficio tecnico al fine di regolarizzare tutta la procedura, a spese del Comune. Fatto ciò, il responsabile potrebbe, poi, concedere il permesso a installare il container e tale permesso potrebbe anche essere utile ai fini del procedimento penale. Perché ora il problema più grande per questo cittadino è proprio questo… problema che gli ha provocato tu con questo sequestro, in qualità di Sindaco che possiede anche la delega in materia urbanistica. Questi sono i fatti e la amara realtà.
