Il titolo della tesi presentata lo scorso 29/3/2017 dalla Prof.ssa Alessia Manco è: Sinfonia Abellana op.3 per soli, coro e grande orchestra di Oderigi Lusi – Organizzazione dell’evento. La pianista ha scelto di trattare questo argomento perché ha avuto il piacere e la fortuna di partecipare all’esecuzione, in prima assoluta, come consulente musicale. Ha assistito sia alle prove che all’esecuzione effettiva dell’evento che si è svolto il 6 settembre 2015 presso il meraviglioso anfiteatro romano di Avella, paese di origine del maestro Lusi. Il lavoro di Alessia è stato quello, partitura alla mano, di coordinare gli addetti del service video sulle varie entrate degli strumenti, dei solisti e coro e dei temi principali.
La partecipazione all’evento è stata molto utile per la scrittura della tesi al conservatorio irpino: al corso di Pianoforte-Indirizzo Gestione dello spettacolo; così, dopo essersi consultata con il suo insegnante, esponendo l’ idea di trattare di un evento al quale aveva partecipato, ha deciso di mettere effettivamente su carta questa esperienza.
La tesi è uno studio sulle tecniche di gestione di uno spettacolo, in riferimento al diritto e la legislazione dello spettacolo, agli elementi di programmazione e al marketing, controllo e gestione della spesa. L’idea era quella di parlare non solo della Sinfonia in sè e della musica e delle sensazioni che ne derivano, ma di trattare argomenti che spesso vengono posti in secondo piano e che in realtà, sono il fulcro per realizzare qualsiasi spettacolo e dare vita alla musica stessa.
Questo è quanto dichiarato dall’autrice della tesi Alessia: “La Sinfonia Abellana è stata un vero e proprio mondo che ho scoperto: un lavoro maestoso che racchiude in sè molti ritmi e motivi che spaziano dalla musica russa, a quella francese, fino ad un certo melos tipicamente italiano e soprattutto appartenente ai canti popolari. Tutto questo si “nasconde” perfettamente nelle storie e nei paesaggi che Lusi ci racconta con la sua musica.È stato come entrare in un museo ed ammirare un quadro e ad ogni sguardo scoprire una nuova tonalità e nuove sfumature.A mio modesto parere, questa Sinfonia rimarrà sicuramente un monumento che si aggiungerà a tutte le altre opere storiche del paese e contribuirà a renderlo ancora più conosciuto per le sue ricchezze culturali e storiche. Questo dovrebbe essere, in fondo, il potere della musica.”
(Michele Amato)