E dopo le straordinarie immagini dei siti archeologici risalenti ai primi anni 90 ecco un altro breve mix di immagini del centro storico e della pineta in località fusaro immersa nel Parco Regionale del Partenio. Gli estratti video sono stati realizzati da Franco Scarpa e dal compianto Erasmo Sorice che pure ha speso parte della sua vita per la sua amata cittadina. Mentre per i siti archeologici, come descritto nel nostro precedente articolo, è avvenuto un lento processo di recupero e valorizzazione, altra sorte ha interessato e sta interessando il centro storico e le aree verdi. Piazza Convento e Piazza Municipio tra il 2004 e 2017 (Amministrazioni Guerriero – Salvi – Biancardi) hanno subito diverse trasformazioni anche se non radicali o particolari a livello strutturale, ultima, in ordine di tempo è la ristrutturazione dell’ex edificio scolastico.Per quanto riguarda il centro va però evidenziato un elemento importante: il commercio. Il centro storico avellano negli ultimi anni ha perso alcune attività o quelle che un tempo erano definite “botteghe” o antichi mestieri. A causare tutto questo diversi fattori tra cui la crisi, l’apertura dei grandi centri commerciali, il poco interessamento delle amministrazioni e degli investitori.L’attuale governo avellano potrebbe nei prossimi anni pensare di affrontare la delicata questione proponendo un progetto di rilancio, aiutando sopratutto i giovani commercianti che di recente hanno aperto un’attività commerciale. Magari inventandosi una start-up”Centro Storico Commerciale”visto che il decumano maggiore, con tutti i suoi palazzi e le chiese, non ha nulla da invidiare ai moderni centri commerciali sparsi ovunque in Campania. Un progetto da condividere stesso con i commercianti, residenti e imprenditori, pianificando azioni utili come sconti sulle tasse locali, sconti sui fitti per i primi anni, fondi comuni destinati alla pubblicità, eventi etc. etc. Lo stesso dicasi per la pineta Fusaro e per le aree verdi che potrebbero essere gestite per accogliere i visitatori. Inducendo tutti alla riflessione di seguito vi proponiamo il breve video degli anni 90.
(Michele Amato)
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