Il Comune ha contratto, con la Cassa Depositi e Prestiti, un mutuo trentennale, aderendo al decreto Monti, per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione. Un mutuo, è il caso di sottolineare, che verrà pagato dal comune di Avella e quindi da tutti i contribuenti avellani. A conti fatti, un’ulteriore spesa a carico della collettività. Con i soldi del mutuo verranno ripianate alcune voci di debito come l’energia elettrica, Irpinia Ambiente (rifiuti), e infine il debito verso la Regione Campania dovuto proprio al mancato versamento degli introiti relativi alle acque reflue. È solo il caso di sottolineare, che l’ultima voce, “acque reflue”, è stata regolarmente pagata dai contribuenti in quanto presente nelle bollette idriche. A tutt’oggi, nonostante le richieste dell’opposizione, non si riesce a pervenire ad un chiarimento definitivo, tale da poter capire quale uso sia stato fatto delle somme incassate. È importante far presente, ai cittadini contribuenti (e non agli evasori abituali) che per tale argomento è stato interessato il Revisore dei Conti che ha constatato l’anomalia e infine anche il prefetto. Quindi, in sintesi, gli avellani si ritroveranno a pagare, con l’aggiunta degli interessi, per la seconda volta la medesima tassa.
Avella Nuova, Centrosinistra per Avella, Avella Viva.