Riceviamo e pubblichiamo. “Cari concittadini, da circa una settimana stiamo tutti seguendo la vicenda del sig. ANTONIO ROCCO. Antonio è un avellano, come noi, soltanto meno fortunato. Antonio è un uomo che vive solo, per svariate e tristi vicissitudine della sua vita. Ci hanno insegnato da sempre a non giudicare…ce lo ha insegnato il più “povero dei poveri” e noi non giudichiamo nessuno, ma abbiamo il dovere morale di mostrare la nostra attenzione alla sua condizione, come uomini e donne di questo paese e come amministratori, seppur di OPPOSIZIONE. Andiamo ai fatti…Antonio voleva assicurarsi un tetto sulla testa, vivendo da 7 mesi in una roulotte e, pertanto, si era rivolto alla “MASSIMA AUTORITA’ POLITICA” di questo paese (IL SINDACO) per essere aiutato circa l’installazione di un modesto container. Ebbene, come tutti ben sapete, appena Antonio si è adoperato per installare tale container è stato fermato. Nell’immediatezza dei fatti il Sindaco ha dichiarato che lui non c’entrava nulla, che lui non sapeva nulla, che lui nulla poteva…che era la legge. Quale legge? Quella che se sei figlio di nessuno e vivi ai margini della società non ti viene riconosciuta alcun tipo di attenuante, alcun tipo di comprensione, alcun tipo di tutela umana? Questa è la legge per il povero Antonio, mentre per altri può assumere un valore ben diverso! Noi dell’OPPOSIZIONE, allora, abbiamo da subito chiesto al Sindaco di collaborare tutti insieme per la soluzione della vicenda. La risposta del Sindaco, inverosimilmente – lui che ci accusa sempre di non voler collaborare – è stata quella di alzare contro di noi un muro di sbarramento, che in un primo momento non abbiamo capito. Ora che la vicenda si sta chiarendo, il comportamento del Sindaco invece ci è di più facile comprensione. Dalle dichiarazioni del Sig. ANTONIO ROCCO e di un testimone (DOTT. ANTONIO TULINO, persona onesta e libera), infatti, emerge che il Sindaco sarebbe stato a conoscenza della situazione e si sarebbe fatto lui garante nei confronti del sig. ROCCO…addirittura gli avrebbe detto che tutta la pratica sarebbe stata istruita dal Comune a spese dell’Ente. Ma c’è di più. Infatti, secondo quanto dichiarato dal sig. ROCCO, sembra che il Sindaco abbia spinto lo stesso a procedere all’installazione del container…seppur in mancanza della documentazione richiesta…in altre parole IL SINDACO AVREBBE “SPINTO” L’INTERESSATO A COMPIERE L’ABUSO. Forse questo passaggio è saltato ai più. Il Sindaco ora poiché sa di avere delle responsabilità, in ogni caso, rispetto a quanto accaduto, teme il confronto in Consiglio Comunale. Ecco perché dice che la richiesta avanzata da noi dell’opposizione non ha senso e che stiamo facendo dello sciacallaggio politico. Francamente non crediamo che vi sia stata opera di sciacallaggio politico da parte dell’opposizione. Noi abbiamo voluto e vogliamo sottolineare solo un aspetto pessimo della cultura avellana, quello di ossequiare il forte per accanirsi con il più debole. Rimandiamo al mittente – cioè al SINDACO – tutte le accuse sul fronte del rispetto della legalità, perché siamo disposti al confronto, ma non accettiamo lezioni sul tema. Sulla convocazione del Consiglio Comunale, proposta avanzata da tutta l’opposizione, davvero non comprendiamo le perplessità espresse dal Sindaco. Che problema c’è nel convocare il consiglio comunale? Che problema c’è ad ascoltare le proposte dell’opposizione e dare la possibilità a tutti i consiglieri di potersi esprimere? Un’ultima cosa…il SIG. ANTONIO ROCCO non chiede denaro vuole solo un tetto sulla testa, a differenza di qualche noto amministratore (o ex) di società immobiliari, che al solo schioccare dei pollici riesce ad ottenere variazioni da “zone rosse” ad agricole se non addirittura edificabili… EVVIVA I RICCHI!!! A QUESTO PUNTO VISTO IL COMPORTAMENTO DEL SINDACO CHE NON HA SAPUTO GESTIRE LA VICENDA, ED HA MASCHERATO LA VERITA’ DEI FATTI, COME SEMPRE, RICORRENDO ALLE SOLITE BUGIE, NE CHIEDIAMO FORMALMENTE LE DIMISSIONI.
I Consiglieri di Opposizione Vincenza Luciano – Pellegrino Palmieri – Stefano Gentile – Giuseppe Maietta