Per chi ha una buona memoria, un anno fa, dopo l’ultimo Majo ci furono diverse polemiche da parte di cittadini avellani che lamentavano la scarsa partecipazione del popolo alla processione. Addirittura, l’assenza di cullatori del Santo in alcuni momenti della processione, interrotta più volte dalla pioggia, e i continui individualismi associati all’assenza da parte di alcuni membri del Comitato alla benedizione del Majo e alle funzioni eucaristiche correlate. Ci furono anche dei problemi relativi alle “fascine” e all’impossibilità di accenderle, insomma una festa da dimenticare. Anche il parroco Don Giuseppe Parisi durante un omelia, dopo qualche giorno, invitò tutti ad essere più uniti e a rinnovare ogni anno la partecipazione alla festa religiosa e civile in onore del patrono in modo più sentito e profondo. Risposero all’appello e alle polemiche alcuni cittadini e Associazioni, promettendo di aiutare il Comitato Festa 2015 per una migliore riuscita. Al momento però nessun comunicato o convocazione da parte del Comitato Festa Majo ne tantomeno di altre Associazioni o interessati o del Comune o del Presidente. Intanto gli altri Comuni della bassairpinia, come Baiano e Mugnano hanno adottato regolamenti, creato consulte e riunito i volontari per migliorare la festa e riunire il popolo in preghiera ottenendo buoni risultati di partecipazione. Ad Avella per ora tutto tace, nel frattempo dal Comune fanno sapere che sono pronti a rilasciare le autorizzazioni necessarie per il taglio e il passaggio del Majo in paese. (Michele Amato)