Nella cittadina archeologica sta nascendo il costituente comitato “Avella d’amare”, che ha tra i suoi principali fondatori Felice Gaglione, imprenditore locale con un passato anche da amministratore. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate in merito alla vicenda del forno crematorio che ha tenuto banco in paese per qualche settimana per poi essere oggetto di rinuncia da parte degli stessi amministratori avellani. “Prendendo atto delle affermazioni rilasciate nei giorni scorsi da vari componenti della maggioranza consiliare del Comune di Avella, circa da giusta decisione di fare uno giusto atto di rinuncia e annullamento dell’iter di progettazione e realizzazione del tempio crematorio da realizzarsi nel territorio comunale di Avella. Noi del costituente comitato “Avella d’amare” chiediamo all’amministrazione comunale e ai consiglieri di maggioranza e minoranza un atto ufficiale che sancisce la parola fine sulla questione con atti di deliberazione che annullino le delibere precedenti di Consiglio e di Giunta. Chiedendo altresì che le parole diventino fatti e non propaganda elettorale, in attesa si sta organizzando una manifestazione pacifica per dimostrare il nostro No al forno crematorio e di tanti altri cittadini Avellani e non.