Appena scattata l’ora legale lo scorso fine settimana, per un problema di programmazione o per miracolo,l’orologio del Convento della SS.Annunziata riportava ben due ore avanti: una in più rispetto a quella legale appena cambiata.Il fatto ha generato il “caos” per alcuni giorni e gli avellani, dei quartieri San Pietro-Santa Croce in particolare, domenica mattina, sono stati costretti ad anticipare tutte le loro quotidiane abitudini: dalla sveglia all’ora di colazione, dal pranzo alla cena. Molti appuntamenti sono stati, ovviamente, anticipati o addirittura annullati a causa di quell’orologio. Molti fedeli, abituati ad attendere il rintocco delle campane per recarsi in chiesa alle 11.00, hanno trovato il cancello chiuso poichè erano solo le 10.00. Allo scoccare delle ore 12.00, alcune donne, hanno iniziato a preparare il pranzo ma in realtà erano solo le 11.00, per non parlare poi di tutti coloro che hanno trascorso la mattinata in piazza e alle 13.00, come di consueto, rientrando a casa con la speranza di pranzare, si sono accorti che erano solo le 12.00. Insomma una situazione ambigua ma nello stesso tempo divertente poichè hanno i cittadini hanno dovuto patire, in un certo senso, la doppia attesa.Lunedì il parroco Don Giuseppe Parisi è stato informato della vicenda e subito si è attivato contattando i tecnici che oggi sono intervenuti ripristinando l’orario legale. Il ritmo frenetico dei nostri giorni dettato puntualmente dal’antico orologio che quando si tratta di cambiare orario fa pure i capricci. Ma, in tutto questo, esisterà davvero il tempo o sono solo numeri ? è davvero necessario questo orologio o ne potremmo fare a meno ? La risposta sembra essere scontata ma l’ambigua situazione di cui sopra fa molto riflettere su come sia condizionata la nostra vita dai numeri.