Sembra che dopo la comparsa dei “Cigni” nel fiume Clanio, posti in quel luogo da parte di persone ancora anonime, e gli sversamenti dei scorsi giorni lungo lo stesso torrente, si sia scatenato un senso dell’ambiente che ha raggiunto, in poche ore, livelli altissimi. Ora tutti vogliono dire la loro, ora tutti vogliono proteggere il territorio e, soprattutto, il fiume Clanio. Scontri su Facebook e lunghi battibecchi hanno caratterizzato la giornata Social degli avellani durante la giornata di ieri. Sembra si stia tentando di trovare una soluzione idonea. Questa la proposta di Michele Amato, referente del Comitato Civico Avella, per contrastare i reati ambientali: “Istituire un corpo di volontari: le GUARDIE AMBIENTALI. Collegandoci in rete e raccogliendo diverse informazioni in merito abbiamo scoperto che esiste questo corpo di volontari che hanno avuto un riconoscimento da parte del ministero. Si tratta di volontari e potrebbe essere una valida soluzione per controllare le colline, il fiume Clanio e le zone montane. Mi rivolgo a chi è appassionato di ambiente, animali e natura: collegatevi a al sito www.guardie-ambientali.it e raccogliete tutte le informazioni. Il mio tentativo di sensibilizzare la gente tramite il gruppo mandamentale Ambiente Alto Clanio sembra essere fallito per la poca disponibilità di alcuni referenti dei sei comuni, ma bisogna attivarsi lo stesso, indipendentemente da tutto e non aspettare l’ennesimo sversamento. Altre due soluzioni sarebbero: installare delle videocamere e chiudere alcune strade di montagna con delle sbarre consentendo l’accesso ai soli proprietari terrieri. Non è vero che la rappresentazione artistica dei cigni non è servita a nulla. Servirà ad educare i bambini ed a sensibilizzare le nuove generazioni. Chi abbandona rifiuti è un criminale”.