Il giorno dopo il ritrovamento di vecchie mura e quant’altro di epoca romana, presso l’area del nascente parcheggio “Castellano”, ci siamo recati per renderci conto di cosa stesse venendo alla luce dagli scavi. Il nostro obiettivo e quello di informare la collettività di tutto ciò che accade intorno a noi di cose belle e perché no a volte spiacevoli. La notizia del ritrovamento di reperti storici c’era stata segnalata da un nostro lettore, che aveva notato un via vai impressionante di persone ieri pomeriggio nel “cantiere”, tutti a guardare ciò che stava venendo alla luce. Stamattina siamo giunti di nuovo sul posto entrando liberamente senza nessun ostacolo. Arrivati a ridosso dello scavo siamo stati immediatamente assaliti verbalmente dalla responsabile della Sopraintendenza, pensiamo una archeologa, in quanto non aveva alcun tesserino di riconoscimento, che ci ha immediatamente accusato di aver pubblicato una notizia senza autorizzazione da parte dei responsabili e soprattutto di essere entrati in un area vietata. Non so quale autorizzazione avremmo dovuto chiedere per scrivere semplicemente del ritrovamento in corso. Circa il divieto di entrare nel cantiere, forse né l’addetta alla Sopritendenza, né chi sta realizzando il lavori di costruzione del Parcheggio “Castellano”, conosce quelle che sono le norme elementari che la legge prevede per i cantieri, ovvero tutte le precauzioni e quant’altro occorre usare per mettere in sicurezza un’area. Non esiste: né una recinzione, né una segnaletica di divieto o quant’altro che possa impedire a semplici cittadini di entrare nell’area in questione, vedi le foto ed in particolare il fatto che ieri centinaia di persone si sono recati sul posto per la semplice curiosità di vedere ciò che dal terreno stava venendo alla luce, nonché dalle tante auto in esse parcheggiate. Comunque sia, la nostra informazione sarà e rimarrà libera e nessun potrà impedirci di raccontare ciò che accade intorno a noi.