In un teatro strapieno di giovani studenti del liceo Scientifico “E.Medi” e di cittadini del comprensorio avellano,l’Avv. Vincenza Luciano, nelle vesti di scrittrice, ha raccontato la sua storia fatta di bignè pane e merendine, e non solo. Si, perchè assumendo cibo in modo continuo, quasi compulsivo, raggiunse il peso corporeo di 135 chilogrammi, ma ciò non era dovuto al piacere del cibo ma la causa fu una malattia: la bulimia. La vita della protagonista del libro era diventata “pesante”, ma Vincenza, come lei stesso racconta ai ragazzi, ha avuto la forza di reagire e di combattere tutti i mostri che credeva di vedere e sentire dentro di se. Contrappose ai 135 chilogrammi il peso della speranza e della gioia di vivere, annullando così ogni tipo di sofferenza. Chi ha aiutato in particolare l’avvocatessa ad uscire da quell’incubo furono due medici specialistici: la dott.ssa Massimina Langella psicologa e psicoterapeuta e il Prof. Pietro Forestieri direttore del D.A.I dell’Unversità degli Studi di Napoli,entrambi presenti al Teatro Biancardi per testimoniare il successo dell’ex paziente. Questi due sono i coprotagonisti della storia di Vincenza. La dottoressa curò l’aspetto psicologico, le sue emozioni e gli impulsi mentre il dottore curò l’aspetto più tecnico e chirurgico quindi la fase di dimagrimento e di recupero fisico di una donna forte, anzi fortissima, oggi sorridente più che mai. La vittoria dell’autrice, le sue emozioni,tinte di grigio o colorate come il fiore che si trasformò in simbolo, questo suo percorso faticoso ma vittorioso, sono riportati in sessanta pagine che i vari relatori hanno suggerito di leggere. Alla presentazione del libro sono intervenuti: il sindaco Domenico Biancardi, il vice-presidente della Commissione Sanità della Regione Campania On. Enzo Alaia, la preside dell’Istituto Mons. Guerriero Dott.ssa Giuseppina Ambrosino, il preside del Liceo E.Medi Prof. Pasquale Amato. L’evento è stato patrocinato e presentato dall’Avv. Antonio Larizza, presidente della Fondazione Avella Città d’Arte che ha voluto fortemente condividere questa iniziativa con gli alunni. Tutti hanno sottolineato quanto sia importante testimoniare e affrontare il problema della bulimia e dell’anoressia, con coraggio,senza nascondersi, avvalendosi degli specialisti e delle strutture messe a disposizione dal sistema sanitario nazionale, regionale e dalle scuole. (Michele Amato)