Per effetto dell’entrata in vigore della legge Delrio (la 56/2014) , il presidente della Provincia verrà eletto dai consiglieri comunali e dai sindaci della provincia, tra quei sindaci che hanno un mandato che scade non prima di 18 mesi. Il Presidente resta in carica 4 anni (salvo decadere automaticamente alla cessazione della carica di Sindaco) e per candidarsi necessita di un numero di sottoscrizioni a suo sostegno pari almeno al 15% degli aventi diritto al voto. La Provincia è diventata un ente di area vasta di secondo livello con la modalità d’elezione degli organi non più diretta da parte dei cittadini.Dunque è una faccenda tra partiti, sindaci e consiglieri. Biancardi, che ricopre le cariche di “sindaco-bis” di Avella e Presidente della Comunità Montana, ha più volte sottolineato la sua non appartenenza a partiti e la disponibilità a dialogare con tutti. Biancardi godrebbe di un largo consenso popolare nella sua cittadina considerando i risultati delle ultime elezioni comunali ottenuti anche grazie al sostegno dei suoi consiglieri. Assumendo questa posizione politica “molto aperta” otterrebbe una consenso più ampio, non solo da i partiti, ma anche dal popolo. A misurare l’humor degli avellani un sondaggio attivato nella pagina di facebook Avella Notizie. Fino ad ora circa il 90% dei followers che interagiscono con la pagina ed hanno votato sono favorevoli alla candidatura del sindaco, pochi i commenti e senza entrare nei particolari della programmazione politica, molti hanno votato SI. Il sondaggio terminerà tra 11 giorni. Gli avellani non saranno protagonisti in questa tornata elettorale così come non lo saranno tutti i residenti dell’intera provincia rappresentati in questo caso dai consiglieri e i sindaci del proprio comune. In una delle ultime interviste rilasciate ai quotidiani locali, il sindaco Biancardi ha ribadito l’importanza del turismo in Irpinia e la necessità di creare una rete solida tra tutti i comuni della provincia. Una delle tante volontà espresse dal candidato alla presidenza, forte della sua esperienza avellana, è quella di garantire il funzionamento degli uffici SIAT (Servizi di Informazione e Accoglienza Turistica) e dei distretti turistici creando un vero e proprio indotto,scuotendo così l’economia dei territori irpini.