Per quanto riguarda la questione inquinamento ambientale, è vero che si tratta principalmente di una questione culturale, ma è pur vero che il Sindaco istituì, nei primi mesi di insediamento, una struttura di vigilanza sociale, che vede oggi il coinvolgimento di diverse persone, e ha ristrutturato, successivamente, il presidio di protezione civile. Ebbene, da quando questi due gruppi sono entrati in azione non c’è stato alcun miglioramento per quanto riguarda il controllo e il monitoraggio del territorio. I primi, quelli della vigilanza sociale, vengono notati costantemente in giro per il paese, alla guida degli automezzi comunali, e viene da chiedersi cosa stiano vigilando visto che da quando si sono insediati non hanno mai notato, tantomeno segnalato, alcunché? Contribuiscono a far lievitare lo spreco di carburante? Non lo sapremo mai. Per quanto riguarda la protezione civile, i componenti, ad ogni manifestazione importante, spiccano con le loro luccicanti uniformi, sembra quasi si stiano sparando delle pose, per poi sparire un minuto dopo? Protezione di chi? Protezione di cosa? Nessuno lo ha ancora inteso. Comunque, il dato di fatto oggettivo è che tanta gente gira a vuoto, aumentano le spese a carico del comune, ma alla fine non cambia nulla, se non il numero dei potenziali clientes elettorali per la lista Colomba, eternamente in campagna elettorale. Sulla questione “Avella Fondazione Città d’Arte”, voglio suggerire al Sindaco di cambiare registro, perché se pensa di utilizzare la fondazione a suo uso e consumo, per favorire logiche di spartizione politica, si sbaglia. La minoranza ha il diritto di sapere e di essere informata su tutte le questioni, e ha il dovere di stigmatizzare determinati problemi comunicandolo, a prescindere dagli schieramenti politici, a tutti i cittadini. È una semplice attività democratica, niente di trascendentale. Mi rendo conto che per Biancardi e company, la democrazia e le sue regole sono un optional. Anzi ci tengo a specificare che noi dell’opposizione non dormiamo, tantomeno raccontiamo menzogne. Non ci sono dormienti ad Avella, semmai c’è qualcuno che fa il finto tonto, perché nella fattispecie, al di là delle qualità artistiche e professionali dell’attore Nicola Canonico, c’è all’interno della fondazione un problema di incompatibilità grande quanto una casa, ma che stranamente il poliedrico e vulcanico Sindaco Biancardi non vede. Allora glielo facciamo notare noi. La fondazione è costituita solo dal comune di Avella, non ci sono compartecipazioni di altro genere al suo interno. Questo genera prima di tutto, un grave rischio per le casse comunali, in quanto i debiti protratti, se non pagati, verranno imputati all’ente e, contemporaneamente, una concentrazione di potere che per statuto vede il Sindaco e la Giunta comunale come i reali fautori di tutte le scelte. Quindi, viene da chiedersi, come mai il Sindaco non sa che l’assessore all’urbanistica Giuseppe Canonico, e il direttore artistico Nicola Canonico sono padre e figlio? Il mistero, come al solito, regna sovrano. In conclusione, non credo che la minoranza debba chiedere scusa a nessuno. Anzi, al contrario, credo sia Biancardi a doversi scusare con gli avellani, per il modo arrogante e antidemocratico con cui cura gli interessi collettivi.