Un bagno di folla ed una partecipazione che è andata ben oltre le aspettative, tanto che ad un certo punto abbiamo terminato i moduli e vi è stata la necessità di provvedere a stamparne altri: ciò dimostra ancora una volta che, se stimolati in merito a vertenze che riguardano l’intera collettività, gli avellani rispondono in maniera compatta. Raccogliere quasi cinquecento firme di adesione al comitato e sostegno alla class-action, che inoltreremo nei confronti del Comune e della ditta che gestirà il servizio della sosta a pagamento, in una manciata di ore è un risultato straordinario, soprattutto se inquadrato in un contesto come quello nostrano in cui esiste ancora una parte di popolazione vittima dello scambismo elettorale che ha remora di prendere parte a certe iniziative (pur condividendole) perché teme di inimicarsi il potente di turno e perdere quello che gli era stato promesso in campagna elettorale. Per costoro, che si lamentano della questione parcheggi ma che poi si tirano indietro quando si tratta di agire, non mi sento di addurre giustificazioni plausibili anzi mi auguro che si rendano conto che tutto ciò che viene loro dato inevitabilmente verrà restituito con gli interessi. Fortunatamente i cittadini liberi, tra i quali con piacere abbiamo notato anche sostenitori pentiti della lista Colomba, non ci hanno fatto mancare il loro supporto ed hanno interagito con noi in maniera molto costruttiva, dando dimostrazione che questa vertenza va al di la del colore politico perché riguarda davvero tutti: per venire incontro alle esigenze di molti, nei prossimi giorni effettueremo ulteriori appuntamenti itineranti, di quartiere in quartiere, in modo da dare a tutti la possibilità di poter firmare contro questa ingiusta imposta che gli avellani saranno costretti a pagare soltanto per ottemperare agli “impegni” presi da altri. Farebbe bene Biancardi a prendere invece nota della volontà dei suoi compaesani e recedere dalla malsana decisione presa in merito alla sosta a pagamento: ogni Sindaco ha l’obbligo morale e pratico di provvedere al bene della sua cittadinanza e curarne gli interessi pubblici, anche quando si tratta di smentire se stesso, per cui cambiare idea non sarebbe affatto una sconfitta ma porterebbe benefici anche all’Amministrazione. Il ringraziamento per il successo della nostra iniziativa va dunque agli avellani che hanno dato un contributo fondamentale ma anche a chi ha provveduto all’organizzazione, in primis i Consiglieri Palmieri, Luciano, Gentile e Maietta, ed a tutti coloro che ci hanno dato una mano concreta allestendo il gazebo e raccogliendo le firme. Dispiace solo dover notare ancora una volta l’assenza dei “grandi politologi avellani”, che operano nell’ombra convinti di essere gli unici mandatari della sapienza politica: evidentemente per costoro partecipare e sostenere la nostra iniziativa sarebbe stato come concederci un avallo troppo grande, una sorta di consacrazione della nostra forza, e per questo hanno preferito mancare inviando tuttavia qualcuno dei loro scagnozzi di secondo ordine. Poco coerente è stata invece la presenza di certi personaggi che (coltivando giustamente ambizioni personali e progetti privati in previsione di future elezioni) evitano accuratamente di muovere critiche verso questa Amministrazione, non fanno opposizione per tenersi aperte tutte le opzioni disponibili, quasi si indignano se vengono accostati a noi e lavorano sottobanco per costruirsi fin da ora un portafoglio voti ampio da portarli alla candidatura sindacale, salvo poi farsi vivi soltanto quando “fiutano” il successo di qualche manifestazione: se costoro credono di poter strumentalizzare per fini personalistici le nostre iniziative hanno probabilmente fatto i conti senza l’oste, poiché la nostra coerenza non è in vendita a nessun prezzo e continueremo ad andare avanti per la nostra strada, consci del sostegno degli avellani. Ernesto Sasso, Centrosinistra per Avella.