Si è svolta ieri sera presso la sala consiliare del Comune di Avella una riunione di tutte le associazioni avellane indetta per discutere insieme al sindaco Domenico Biancardi delle iniziative da intraprendere contro il no della Soprintendenza all’apertura dell’Anfiteatro Romano se non dietro pagamento di denaro. Le associazioni hanno deciso dietro suggerimento anche del primo cittadino di intraprendere una serie di proteste civili ma soprattutto incisive che nei prossimi giorni saranno comunicate alla stampa. Fermo e deciso il no del sindaco a sborsare soldi per l’apertura del sito archeologico, ma lo stesso ha dichiarato che la Soprintendenza è stata messa in mora per il pagamento dei fitti dei locali di via De Sanctis che l’ente non concederà più ad uso gratuito e che se non pagheranno i dipendenti, circa una quindicina, saranno dislocati in altre sedi, Avellino e Salerno. A rischio anche il tanto annunciato Museo avellano, infatti i locali occupati in via De Sanctis contengono numerosi reperti archeologici dell’area che in caso di chiusura ritorneranno in altra sede. Ascoltiamo le parole del sindaco nell’intervista che segue.