Chi l’ha detto che il problema è circoscritto alle grandi città Anche i piccoli centri e i comprensori come quello avellano sono stati interessati negli ultimi venti giorni, caratterizzati dall’anticiclone, da una persistenza di smog e fumo causato dalle bruciature agricole e dalle auto, un mix tossico impressionante che non è stato misurato da nessun analizzatore elettronico ma è ben evidente all’orizzonte. Il territorio raccoglie circa 25.000 abitanti e si trova al confine con Roccarainola e Tufino quindi alla provincia di Napoli, ciò vuol dire che la bolla d’aria tossica è enorme, considerato il numero di veicoli che circolano e di campagne che circondano i centri urbani. Nessun sindaco ovviamente si è preoccupato di ridurre o vietare la circolazione o quantomeno di far rispettare gli orari imposti dai decreti regionali, più volte impugnati, per quanto riguarda le bruciature agricole. Il problema dello smog interessa anche questi agglomerati urbani e periferie,non solo dei grandi centri, considerando pure la vicina “terra dei fuochi” martoriata dai roghi tossici quotidiani. I dati relativi alle intossicazioni non sono disponibili ma quelli relativi alle malattie respiratorie comprese i tumori sono stati pubblicati lo scorso anno da diversi centri di ricerca in Campania e l’incidenza, anche ad Avella e zone limitrofe, è abbastanza alta, manca solo l’anello di congiunzione tra inquinamento terra/aria e le malattie tumorali, che se pur non completo di dati scientifici, è diventato allarmante, si muore sempre meno di vecchiaia e spesso di malattie. La colpa non è solo del governo di turno ma di tutta la classe dirigente che si è alternata alle poltrone e sopratutto dell’uomo che sta violentando la propria terra con l’uso di agenti inquinanti. Il fattore meteo anche è determinante e le previsioni per i prossimi giorni sono cattive ma buone, nel senso che ci sarà del vento proveniente da nordest (bora) e delle piogge che puliranno, per modo di dire, l’aria. Tutte le polveri sottili e lo smog saranno lo stesso assorbite dalla terra e dalle acque ma non saranno presenti nella bolla d’aria irrespirabile. Pariti politici ambientalisti, gruppi e movimenti subito sono scesi in campo per protestare ed proporre nuove soluzioni e nelle prossime ore al Ministero ci sarà un importante incontro con tutti i governatori regionali e gli assessori di competenza per definire degli interventi immediati. Anche a livello mondiale i grandi presidenti hanno discusso di riscaldamento globale e riduzione dei gas inquinanti ma in attesa di riforme ed interventi,l’unica cosa che per ora possiamo evitare è uscire oppure prendere l’auto per contribuire in maniera positiva. (Michele Amato)