In occasione del ricordo delle vittime del terremoto avvenuto in Irpinia, il poeta avellano Erasmo ha ricordato il suo intervento con il Gruppo Scout di Avella a Lioni : “Sono stato a Lioni due giorni dopo il disastro con Padre Ilario del Convento Francescano di Avella. Ci vorrebbero dieci pagine per illustrare l’orrore che abbiamo visto. Abbiamo fatto del nostro meglio infatti per alcuni giorni siamo ritornati con alcuni cittadini del nostro paese portando tutto quello che serviva perché non c’era alcuna effettiva totale organizzazione ci si affidava alla bontà del popolo italiano che rispose coralmente poi nell’ultima giornata incontrammo militari tedeschi e francesi. E’ difficile dimenticare quei morti allineati vicino al cimitero in attesa di trovare una degna sepoltura. La soddisfazione di aiutare una vecchia signora a montare una tenda che trascinava per cercare un spazio,lei non sapeva come fare. Le fornimmo anche delle bottiglie di acqua e andando via segnalammo la sua presenza ad una equipe di medici volontari venuti dalla Calabria.” Il ricordo è ancora vivo nella mente di Erasmo Sorice dopo 35 anni, e con estrema lucidità e sintesi descrive quegli attimi vissuti tra le macerie e l’orgoglio di una popolazione che cerca in tutti i modi di rimuovere tracce e dolore ancora oggi. Lo storico Gruppo Scout negli anni 60-70 corse in aiuto anche di altre popolazioni tra cui quella sicula in occasione di altri terremoti. (Michele Amato)