“Resto con molto sconcerto nell’assistere il senso abulico della stampa locale, in ordine al fatto nuovo della Fondazione ” Avella Città d’Arte “, manifestato in seno al Consiglio Comunale, deputato all’esame della profonda riforma dello Statuto dell’Ente e che ha visto l’intero organo collegiale appassionato a discutere le varie novità ordinametali, arricchite dal concorso di alcune proposte avanzate dalla minoranza di sicuro effetto, in melius, per la effettiva autonomia dell’ Organo riformato, destinato ad incidere nella realtà territoriale a presidio, difesa e valorizzare l’immenso patrimonio archeologico, turistico, ambientale di cui Avella e fortunata portatrice. Auspico per l’avvenire una più avvertita attenzione”. Questa la nota di Antonio Tulino, Presidente della Fondazione Avella Città d’arte. Poco dopo, però, proprio sotto la nota di Tulino, arriva quella di Gennaro D’Avanzo, direttore del Teatro San Babila di Milano, che, chiamato per portare in alto il nome del Teatro Biancardi, si chiede ora che fine abbiano fatto quei buoni propositi: “Buon giorno… Da Milano purtroppo ho notizie contrastanti su come la fondazione sta proponendo le varie iniziative. Io per esempio sto aspettando notizie sul Teatro… ! E, come si dice, una città senza un teatro è una foresta senza alberi. A presto”