E’ quanto emerso ieri dal dibattito organizzato da “Rete Destinazione Sud” in collaborazione con il locale ufficio SIAT. Sono intervenuti Angelo Frattolillo presidente di Confagricoltura Avellino,Michele Carifano presidente CNA Avellino, Antonio Larizza Fondazione Avella Città d’Arte, Francesco Sodano imprenditore Sodano Group e Michelangelo Lurgi presidente “Rete Destinazione Sud”. Quest’ultimo ha organizzato e moderato il “talk show” a cui hanno preso parte diversi imprenditori agricoli, presidenti delle proloco e associazioni locali, albergatori, mestri pasticcieri, artigiani, ristoratori e giornalisti provenienti dal comprensorio avellano. Lurgi ha sottolineato più volte la necessità di studiare il territorio irpino e di creare una rete ovvero una destinazione (Destinazione Irpinia) capace di competere sul mercato nazionale ed internazionale, un solo obiettivo: il turismo. Negli ultimi due anni si è regisrato ad Avella un incremento del numero di visitatori e questo sembra essere un buon punto di partenza. A determinarlo proprio l’unione tra imprenditori, istituzioni e ufficio del turismo con la validissima collaborazione delle associazioni. Secondo Lurgi per incrementare il numero di turisti,ovvero coloro i quali occuperebbero alberghi trascorrendo una vacanza, c’è bisogno di creare una rete più ampia e quindi una destinazione che includa vari protagonisti. Di Irpinia se n’è parlato all’incontro in Provincia,se n’è parlato ieri e se na parlerà ancora. Il progetto di Lurgi è ambizioso e nei prosssimi mesi saranno organizzati dei focus per i soli interessati. Lurgi ha dichiarato: “La Destinazione Irpinia si farà, chi non è interessato o non partecipa ai focus sarà escluso. Tutti sono importanti nella rete, dall’artigiano, all’albergatore al semplice cittadino. Il nostro progetto è sostenuto materialmente, moralmente ed economicamente dai partecipanti. L’impegno deve essere costante, bisogna credere in quello che si intende realizzare.” Lurgi forte dalla sua ventennale esperienza nell’ambito del turismo non vuole perdere tempo e ritiene che questa sia una grossa opportunità di crescita per il territorio. Gli enti regionali, provinciali e locali dovranno fare la loro parte realizzando altri progetti come la costituzione dei SIAT, la collocazione di questi nei distretti quindi il loro funzionamente ma cosa ancora più importante dovranno investire nelle infrastrutture migliorando tutti i servizi per il turista.
(Michele Amato)