“Domani è il primo giorno di scuola per tanti ragazzi. La mia memoria va indietro nel tempo, alla mia infanzia, al grembiule nero con il fiocco bianco, che era la divisa di allora di chi frequentava le scuole elementari dalle “Suore Pallottine”. Sinceramente io sono per la scuola pubblica ma a quei tempi ero troppo piccina per combattere le idee e le convinzioni dei miei genitori. Nel mio ricordo di quella stagione della mia vita affiora la cartella bella, fine ed elegante che mia madre mi comprò abbinata ad un altrettanto elegante “cestino” per il pranzo, entrambi di vero cuio. E poi l’ombrellino trasparente con il bordo rosa per cui io impazzivo e le mollettine nei capelli. E poi mio padre che ogni mattina mi accompagnava a scuola; in particolare in prima elementare, fatta a meno di 5 anni, perché già promettevo bene e poi parlavo parlavo parlavo sempre. Ma non volevo mai staccarmi da mio padre ed ogni mattina era una tragedia… un marea di lacrime per lasciarmi in classe fino a quando papà non “sfilava” una monetina da 100 lire ed io MAGICAMENTE chiudevo il rubinetto degli occhi. (Sconsiglio vivamente di seguire l’esempio di mio padre… estremamente pericoloso con il passare degli anni!) Sicché dopo il rituale della 100 lire prendevo posto nel mio banchetto. Una volta la suora, che si chiamava Madre Emiliana – donna alta ed altera come una REGINA – ci chiese di disegnare un CERCHIO. Io presi la 100 lire e la utilizzai per disegnare il mio cerchio. La suora appena si accorse della mia “manovra” mi diede uno SCHIAFFO 《sonoro, potente e gagliardo》. Ebbene quello schiaffo mi ha segnato per tutta la VITA, perché mi ha fatto capire a 5 anni il sapore ed il valore DELL’ONESTÀ. Madre Emiliana è morta da tanti anni, ma devo a lei se nella mia vita ho sempre evitato le “scorciatoie” e la “furbizia”. Sono convinta che, prima o poi, la VITA presenti un CONTO AMARO a chi vive di espedienti. Poi sono cresciuta e, senza voler vantarmi di nulla, ho davvero fatto un brillante percorso di studi, conclusosi con il Dottorato di Ricerca circa un anno fa, in modo onesto, chiaro e lineare. Se tornassi indietro rifarei esattamente tutto il percorso di studi scelto e voluto da me… ne sono fiera ed orgogliosa. L’augurio che faccio, allora, a poche ore dall’inizio del nuovo anno scolastico, a tutti gli studenti è questo: ARRIVATI ALLA CONCLUSIONE DEI VOSTRI STUDI ESSERE FIERI DI VOI STESSI. Buono studio ai “discenti” e buon lavoro a tutti i “docenti”.