E’ davvero impressionante il numero dei cantieri in corso di svolgimento ad Avella, parliamo chiaramente dei lavori pubblici in corso d’opera, senza considerare quelli già terminati, che da qualche anno a questa parte stanno cambiando letteralmente l’immagine del paese. Fin a qualche tempo fa coloro che per motivi di lavoro lasciavano il comune basso irpino, facendo ritorno poi dopo qualche anno, non notavano cambiamenti di nessun genere, anzi, li sentivi affermare: “Avella tutto come l’ho lasciata”. Oggi invece tornando in paese non lo riconoscono più, un paese davvero nuovo.
La consiliatura di Domenico Biancardi è stata una di quelle più prolifere della storia avellana, ha battuto anche quella del suo predecessore che lui tanto osanna e chiama: “Zi Mimi'”, ovvero quella del compianto zio. Allora erano altri tempi, si era nel pieno sviluppo economico della nazione Italia e i soldi arrivavano a pioggia, oggi invece, in piena crisi economica, riuscire a far giungere in un paese centinaia di milioni di euro è davvero un risultato sensazionale. Attualmente si lavora presso il Palazzo Ducale con annesso giardino dove nascerà il tanto sospirato museo avellano, sempre osannato ma mai realizzato, palazzo che è stato adibito a sede del municipio proprio all’indomani della vittoria delle elezioni del 2011. Ebbene Avella nel giro di qualche mese avrà il suo Museo. Si lavora all’anfiteatro romano, vero e proprio gioiello avellano, dove oltre alla sua illuminazione, recinzione, messa in sicurezza e rivalutazione si sta completando la realizzazione dell’Infopoint, del bar e biglietteria. Eppure fino a qualche anno fa l’anfiteatro era meta solo di pascolo di pecore e cavalli. Si lavora alla ristrutturazione dell’ex Molino per realizzare un Bed & Breakfast.
Un’amministrazione quella Biancardi che punta soprattutto sulla Cultura, uno delle prime opere completate è stato il “Teatro Biancardi” che oggi è meta di manifestazioni non solo teatrali ma culturali in genere, contribuendo alla crescita del livello culturale del paese. Si è pensato anche a decongestionare il traffico nel centro storico creando il parcheggio di via Foro Avellano, quello “Castellano”, dove centinaia di auto possono trovare parcheggio senza alcun problema. In corso di completamento poi è il Parco San Pietro, l’area Castello con l’illuminazione della fortezza già sede di svariate manifestazioni, le Tombe Romane anche queste illuminate, per non dimenticare le scuole, prima la palestra delle Medie, interamente ristrutturata, e poi l’esterno dell’intero edificio, con l’ascensore per i disabili al suo interno. Poi le scuole materne, adesso le elementari, la rete fognaria di via San Nazzaro, quella in corso di via Sant’Angelo, in via Purgatorio, l’illuminazione di via Castello, quella prossima di via San Francesco e Sant’Angelo, i lavori in via Tora. Enunciare tutte le opere è davvero impossibile. E’ stata realizzata la nuova rete idrica in via Santo Iacopo, in zona San Pietro, in via Farrio, via Campopiano.
Prossimo intervento alla nuova rete idrica di Via Brodolini e via Falcone, a seguire via Fusaro fino a San Pietro e a Santa Croce, rete idrica costruita oltre un secolo fa. La realizzazione del pozzo idrico al castello, pronto per il collegamento alla rete manca solo l’allaccio della cabina elettrica Enel già contestualizzata per l’importo di 12 mila euro con l’Enel. La ristrutturazione del vecchio deposito idrico della Cassa del Mezzogiorno in località Castello, oggi acquistato dal comune di Avella per l’utilizzo delle vasche idriche con l’annesso pozzo di captazione idrica già avvenuta a circa 280 metri.
Varie strade ampliate come per via Patricciano e via Petrurelle, collegata quest’ultima con Roccarainola. La realizzazione delle rotonde di via Garibaldi, via Anfiteatro e via Salvo D’Acquisto e via Nazionale rendendo l’ingresso in paese moto più agevole, nonchè la prossima rotonda di via Molino.
Molti i progetti che si studiano per il prossimo futuro, sarà davvero dura in vista delle prossime elezioni di giugno riuscire a mandare a casa un sindaco con un quinquennio così prolifero. Ma in politica si sa, tutto può succedere.