Sembra che attorno alla festa del Maio di Avella ci sia una sorte di maleficio. Puntualmente da tre anni a questa parte, nel giorno della festa prevale il maltempo, quando il vento, quando la pioggia, e chissà cosa ci riserverà l’anno prossimo. Quest’anno è stata la pioggia abbondante a rovinare l’entusiasmo che intorno alla festa si era creato, grazie anche all’impegno di Don Giuseppe Parisi. A nulla sono servite le preghiere del parroco avellano che in settimana si era impegnato in prima persona per la raccolta dei sarcinielli facendosi immortalare anche alla guida di una motoagricola. Da sabato notte e per tutta la domenica odierna la festa ha avuto un solo protagonista: la pioggia. Il corteo che nel pomeriggio da località Mulino doveva attraversare per le vie principali del paese, quali via Anfiteatro, Corso Vittorio Emanuele, via Roma per arrivare in piazza I maggio, che poi rappresenta il clou della giornata, si è svolto in un clima surreale, con una scarsa partecipazione. Nonostante ciò la sfilata è stata comunque effettuata anche se con un programma diverso e più snello. Il Maio, trascinato da due cavali su di un carretto ha raggiunto la sua destinazione in piazza I Maggio dove è stato issato. A questo punto si spera che almeno per martedì pomeriggio, 20 gennaio, il tempo sia clemente per il consueto “fucarone”, anche se le previsioni meteo non promettono nulla di buono.