La pineta Avellana, dove ha perso la vita la giovane 19enne Sonia Cuomo lo scorso 1 maggio, è stata da sempre oggetto di devastazione e saccheggio da parte di vandali e ladri in cerca di ferro da poter rivendere al mercato nero. Solo qualche giorno prima della tragedia, uno di questi fu denunciato e la sua trattrice sequestrata dai Carbinieri di Avella. Da sempre la Pineta avellana è stata oggetto di saccheggio; solo fino a qualche anno fa all’interno erano solito pascolare pecore e cavalli. Andando un po’ più indietro negli anni, precisamente negli anni ’90, va ricordato il taglio vandalico di numerosi alberi ad opera di mano ignota. Col tempo è sempre stata oggetto di abusi fino agli ultimi in ordine di tempo, con i furti di ferro: ringhiere, cancelli e catenacci trafugati dai soliti delinquenti, in molti casi conosciuti e non perseguitati. Anche queste persone non possono eludersi dalla responsabilità del tragico evento capitato alla giovane Sonia, che oltrepassando quel cancello, privo di lucchetto perché trafugato, ha trovato un crudele destino.