Furono vittime della tirannia borbonica gli ufficiali Michele Morelli (Vibo Valentia – Monteleone – 1790 – Napoli 1822) e Giuseppe Silvati (Napoli 1791 – Napoli 1822), rei di aver combattuto per la Libertà e la Costituzione con tanti altri ufficiali liberali del regno che si ribellarono al potere dispotico del borbone nella notte fra il 1° e il 2 luglio del 1820. Furono gli unici due, dopo l’intervento della Santa Alleanza richiesto da Ferdinando I, tra ufficiali condannati a morte, a salire sulla ghigliottina sistemata in Piazza S. Francesco a Napoli il 12 settembre 1822.
A loro anche la cittadina archeologica avellana aveva dedicato in passato una stradina, o meglio un vico, quello che da via Roma porta in via Santa Candida, siamo nel centro storico di Avella, per ricordare il loro sacrificio, ebbene sono oltre due anni che i residenti rivendicano al comune di sistemare l’apposita toponomastica ma senza avere alcun risultato. Eppure stiamo parlando di un’operazione che costerebbe qualche centinaio di euro, ma forse le casse comunali non permettono una tale spesa visti i quasi 4 – 5 milioni di passività che le casse comunali registrano. I residenti della stradina in questione hanno voluto segnalarci lo spiacevole inconveniente perchè da come affermano i corrieri hanno difficoltà a consegnare pacchi e quant’altro per la mancanza di indicazione. Loro stesso qualche anno fa per tentare di risolvere il problema avevano, visto le orecchie di mercante del Comune, apposto un cartello in cartone con la scritta della stradina. Oggi quello che si ritrovano è una mezza tabella, come si evince dalla foto, con la scritta “…e Silvati”, come dire uno schiaffo al sacrificio dei due martiri battutosi per la libertà degli italiani e poco qualificante per una cittadina archeologica che dovrebbe fare della storia il proprio cavallo di battaglia.