Il Presidente del Consiglio Comunale di Avella ha deciso in via del tutto autonoma di non convocare il consiglio comunale richiesto dall’opposizione al solo fine di risolvere la situazione del sig. Antonio Rocco.
La motivazione addotta fa sorridere: “materia non rientrante nelle competenze del Consiglio Comunale”. E’ vero la politica non può occuparsi dell’esistenza di un uomo indifeso … no la politica deve tutelare solo gli interessi dei più forti.
Con la nostra richiesta noi volevamo solo ed unicamente: RISOLVERE CON IMMEDIATEZZA LA VICENDA UMANA DELL’UNICO CITTADINO AVELLANO ABITANTE IN UNA ROULOTTE, CHE VERSA IN UN GRAVE STATO DI INDIGENZA E CHE SI E’ VISTO “SEQUESTRARE” IL SUO UNICO SOGNO -> AVERE UN TETTO SULLA TESTA.
Tale vicenda ha, peraltro, coinvolto l’intera comunità avellana. E’ evidente che la decisione, intervenuta oggi, di non convocare il Consiglio Comunale, da noi richiesto a tale unico scopo, fa capire che il Presidente del Consiglio di Avella non è organo super partes della massima istituzione dell’Ente, ma è persona che esegue unicamente le direttive del Sindaco; al contempo, anche il più disattento osservatore può realizzare che il Sindaco teme ed ha paura del confronto in pubblica adunanza con i quattro consiglieri di opposizione (Luciano, Palmieri, Gentile e Maietta)… si sottolinea consiglieri DI OPPOSIZIONE e non di minoranza, poiché tutti e 4 insieme tali consiglieri sono … siamo l’espressione non della minoranza degli elettori avellani, bensì del 51% degli stessi. Ciò nonostante la nostra voce non è stata abbastanza forte (o forse lo è stato troppo?) al punto tale di persuadere il Signor Sindaco a risolvere con noi (e non contro di noi), nell’interesse esclusivo di Antonio Rocco, questa vicenda.
I Consiglieri di Opposizione
Vincenza Luciano, Pellegrino Palmieri, Stefano Gentile e Giuseppe Maietta
